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Abusi sloveni nella ”terra di nessuno” (Il Piccolo 16 feb)

LETTERE

Considerando che: nel paese estero che vai, devi stare alle sue leggi, qualcuno mi spieghi se quello che è successo a me e ad altri automobilisti italiani è regolare. La «vignetta» in Slovenia è obbligatoria solo per percorrere le autostrade, nulla da eccepire (senza inoltrarmi se è giusto o sbagliato), ma se al rientro in Italia senza aver percorso nemmeno un metro di autostrada, ti ritrovi il personale delle autostrade slovene (Dars) oltre (ripeto oltre) l’ex casello confinario sloveno di Rabuiese, quella che una volta si chiamava «terra di nessuno», cioè tra i due confini, ti ferma per controllare e multarti se non hai la vignetta, chiedo: gli addetti della Dars (non poliziotti), possono fermare e multare gli automobilisti quando sono tra i due confini?

La «terra di nessuno» è paragonata ad autostrada? Come fanno gli automobilisti, oppure lo stesso personale Dars, situati in quel punto del confine, a dimostrare che si è o no passati dietro la strada secondaria del Casinò, e del distributore di benzina? (chi fa quel confine sa perfettamente come arrivare direttamente oltre l’ex casello senza fare un centimetro di autostrada).

Ho telefonato con il cellulare al 113 per spiegare e avere aiuto immediatamente quando sono stato fermato dal personale Dars, e l’agente di polizia al telefono mi dice che gli sloveni possono farlo (mai visti nostri tra i due confini, ma sempre dentro il confine italiano). Io spero che l’agente fosse ignorante sulla questione perché se non fosse così, come cittadini italiani per l’ennesima volta siamo un’emerita nullità. Noi però potremmo sempre dire che siamo «italiani brava gente» (e da poter prendere a calci).

Gianfranco Priscindaro

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