Partirà tra una decina di giorni l’avventura del terzo polo universitario di Gorizia, quello di marca slovena. Mercoledì 26 infatti a Palazzo Alvarez, in via Diaz, si svolgerà la cerimonia d’apertura dell’anno accademico del corso di laurea in Arte moderna, definito il Dams sloveno. Inaugurazione che potrebbe essere prologo di un altro arrivo ufficiale in città, ovvero quello del Politecnico di Nova Gorica negli spazi dell’ex ospedale civile di via Vittorio Veneto.
L’appuntamento è alle 11 di mercoledì 26, a Palazzo Alvarez. Allora si sarà completato il trasloco della facoltà di Arte moderna di Nova Gorica a Gorizia, negli spazi di proprietà della Provincia. Un percorso iniziato qualche mese fa e che ha avuto un’improvvisa accelerazione alla fine dell’estate, in barba alle polemiche scatenate dalla prese di posizione nei confronti delle istituzioni goriziane da parte dei rettori delle università di Udine e Trieste, che poco avevano gradito l’apparire sulla scena goriziana dell’università slovena. La Provincia, titolare dell’immobile di via Diaz, ha attrezzato i laboratori e le aule, dotandole di tutti i cablaggi necessari e dell’ormai indispensabile collegamento a internet. Il resto l’hanno fatto – e stanno continuando a farlo anche in questi giorni – i tecnici dell’università slovena, che stanno ultimando il trasloco.
In passato quella di Arte moderna era un’accademia privata, che in seguito è stata poi riconosciuta dal Governo di Lubiana ed è passata dunque all’istruzione pubblica. Di lì l’ultimo passaggio a Nova Gorica, e dunque la trasformazione in indirizzo dell’ateneo della città gemella di Gorizia. L’università slovena era da tempo alla ricerca di nuovi spazi, ed ha individuato come ideali quelli di Palazzo Alvarez, già conosciuti anche per le diverse collaborazioni portate avanti da tempo con il Dams di Udine e con la città di Gorizia. Al corso di laurea in Arte Moderna di Nova Gorica spetterà il corpo centrale di Palazzo Alvarez, con il piano terra, il primo ed il secondo piano. Nell’ala destra dello stabile, invece, proseguirà la sua attività l’università di Udine (che si è parzialmente trasferita in via Santa Chiara), mentre in quella sinistra resteranno alcuni uffici della Provincia, il Forum Giovani e gli spazi che l’ente destinerà ad Aato, Sos Rosa e diverse altre associazioni del territorio. In tutto per l’ateneo sloveno ci saranno a disposizione una decina tra aule e laboratori, sufficienti ad ospitare i circa 100 studenti che partiranno con il primo anno a Gorizia.
Intanto la prossima settimana potrebbe essere decisiva anche per lo sbarco a Gorizia del Politecnico di Nova Gorica. Da diverse settimane gli sloveni non si fanno più sentire con l’Ass Isontina, ma martedì alle 10 nella sede della direzione in Parco Basaglia il direttore generale Marco Bertoli incontrerà il vice rettore di Nova Gorica. Sarà occasione per fare il punto sulle reali intenzioni del Politecnico, e presentare la proposta dell’Azienda Sanitaria, che ha potuto stabilire le cifre per la vendita o la locazione dell’immobile: nel primo caso parliamo di 11 milioni di euro, nel secondo di 190mila euro all’anno. «Per noi sarebbe auspicabile vendere – dice Bertoli -, anche perché non potremmo locare direttamente, e farlo solo temporaneamente senza una prospettiva chiara ci risulterebbe molto complicato e scomodo. Detto questo, comunque, siamo aperti ad entrambe le soluzioni, e ci interessa arrivare all’accordo».
Marco Bisiach
“Il Piccolo” 16 settembre 2012