(ANSA) – BASOVIZZA (TRIESTE), 13 FEB – "Andremo a San Sabba per avere il quadro di questa terra che ha vissuto due totalitarismi che ingenerarono una spirale di odio. Qui ci fu qualcosa di più, qualcosa che andò oltre e continuò, in maniera scientifica, dopo la guerra". Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, dopo aver deposto una corona alla foiba di Basovizza. "Non fu solo una reazione – ha aggiunto – ma una vera e propria pulizia etnica scientifica. Queste terre dovevano dimenticare di essere state italiane. In questa operazione furono combattuti gli avversari ideologici e colpiti anche gli antifascisti, che sarebbero potuti diventare la nuova classe dirigente di queste terre se fossero rimaste italiane". Alemanno, rispondendo ad una domanda dei giornalisti, ha sottolineato che anche il fascismo aveva "praticato la deslavizzazione, ma non si era giunti a tale livello. Come accadde per la Shoah, quando si finisce a parlare di una questione etnica non si sa dove si va a finire". A chi gli faceva notare che, in merito alle foibe, l'allora sindaco di Roma Walter Veltroni aveva parlato di silenzio colpevole, Alemanno ha sottolineato che, "fino a che non sono venuti meno i regimi comunisti dell'Est ed è caduto il muro di Berlino, si tendeva a non parlare dei crimini del comunismo". (ANSA).