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Alida Valli: la rassegna si conclude a Isola (Il Piccolo 17 apr)

Il lungo e articolato progetto ”Alida Valli, una, nessuna, centomila” si conclude a Isola dal 22 al 25 aprile con l’ultimo ciclo di proiezioni che hanno riportato l’attrice prima a Trieste, poi a Pola, la sua città d’origine, e a Fiume. I titoli presentati sono quattro: si parte da ”Mille lire al mese” di Max Neufeld, seguono ”Stasera niente di nuovo” di Mario Mattioli (che faceva parte di una quadrilogia di melodrammi detti ”I film che parlano al cuore”, in cui Alida Valli cantava il tormentone anni Quaranta ”Ma l’amore no”), ”Senso” di Luchino Visconti e ”L’inverno ti farà tornare” di Henri Colpi, tratto da un testo di Marguerite Duras e Palma d’oro a Cannes, ma poco noto al grande pubblico.

In programma anche il documentario ”Come diventai Alida Valli” firmato dal nipote dell’attrice Pier Paolo De Mejo, che dopo la scomparsa della nonna ha trovato un suo diario in cui parlava proprio della sua infanzia e giovinezza in Istria.

L’iniziativa di Isola chiude la retrospettiva in più tappe, organizzata da Alpe Adria Cinema e dall’Unione Italiana, che ha ottenuto ovunque grande successo. Il progetto ha preso il via al Trieste Film Festival del 2007 con la proiezione della copia restaurata de ”Il grido” di Antonioni. Nel maggio 2007 il Cinema Ariston ha ospitato una rassegna completa di quindici titoli, con ospite speciale Giuseppe Bertolucci, che la diresse in ”Segreti segreti” e che, col fratello Bernardo che la volle invece in ”La strategia del ragno”, rimase amico della Valli per tutta la vita. Il percorso istriano, invece, è stato più complesso: «Speravamo di portare la rassegna a Pola con la buona stagione, invece per intoppi burocratici è slittato tutto a dicembre, quando in città è stato inaugurato il Kino Valli», racconta Anna Maria Mori, ideatrice del progetto. L’Unione Italiana ha chiesto che la rassegna toccasse anche altre città: dopo Pola, è passata a Fiume ed ora approda ad Isola.

«In Istria è montata una polemica sul fatto che Alida sia stata l’amante di Mussolini, cosa che non risulta assolutamente da nessun documento», racconta la Mori. «C’era ancora un po’ di livore perché le era stata offerta la cittadinanza croata, e lei l’aveva rifiutata. Ma la Valli non è stata affatto dimenticata: fra gli anziani c’è ancora qualcuno che l’ha conosciuta, è una gloria locale oltre che internazionale. Sono molto contenta di aver riportato Alida all’Istria, e soprattutto lei nella sua terra d’origine: invecchiando, aveva riscoperto le sue radici con grande emozione».

Elisa Grando

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