FIUME Il consiglio è di indossare stivali, pantaloni lunghi e guanti, munirsi di lungo bastone e parlare a voce alta, oppure fischiare o canticchiare. Andare per asparagi (sparughe o sparisi per dirla nei nostri dialetti) è un’ attività che comporta anche rischi, soprattutto legati ad un possibile incontro con una vipera cornuta.
Grazie ad un aprile che sovente ha fatto schizzare la colonnina del mercurio sopra i 20 gradi, la presenza di questi rettili velenosi è stata segnalata in anticipo rispetto agli anni scorsi, con avvistamenti numerosi in Istria e nel Quarnero, ma soprattutto in Dalmazia, isole comprese. Quest’anno sono già stati registrati casi di persone morse da vipere, soprattutto pastori e gente che raccoglieva asparagi, ma nessun caso si è rivelato tragico. Negli ultimi anni, soltanto due persone sono decedute per morso di vipera e cioè una donna di 69 anni, morta a Krusevo, nell’ entroterra della Dalmazia, e un bimbetto di Salona (regione di Spalato), che aveva soltanto un mese e mezzo. La sua tragica, incredibile vicenda, consumatasi nel 2007, provocò un vero e proprio shock presso l’opinione pubblica croata. Infatti, il bebé si trovava nella carrozzina e il padre, notato il rettile, decise incautamente di sferrargli una pedata, con la vipera che finì proprio nella carrozzina, mordendo al mento il bimbetto. Nonostante il gran prodigarsi dei medici dell’ospedale Firule a Spalato, il neonato spirò poche ore dopo. In questi ultimi giorni, sono state viste parecchie vipere alle spalle di Zara, come pure nell’ entroterra di Sebenico e Spalato. A notarle sono stati escursionisti, raccoglitori di asparagi, pastori e agricoltori, ma anche persone che hanno visto serpenti nelle immediate vicinanze delle loro abitazioni. Il proliferare delle vipere è sicuramente legato alla legge che – copiando la normativa europea in materia – ne vieta severamente cattura e uccisione. La vipera è una specie che due anni fa è stata posta sotto speciale tutela in Croazia, con ammende che possono arrivare fino a 40 mila kune, circa 5.415 euro.
Nell’ ultimo decennio, inoltre, era andata rarefandosi la caccia alle vipere da utilizzare per la produzione del siero e per la quale gli specialisti ricevevano da 5 a 10 euro per ogni esemplare catturato. La caccia era andata in calando dopo che le autorità sanitarie avevano dichiarato di avere sufficienti scorte di siero. In Croazia, la media dei morsi di vipera parla di una sessantina di casi all’anno e – stando a quanto confermato dall’Istituto nazionale per la Salute pubblica – non si tratta dell’animale più pericoloso nel Paese. Negli ultimi anni, ben sette persone sono decedute a causa delle punture dei calabroni, con una punta massim a nel 2003, quando si ebbero tre morti.
Tornando agli asparagi selvatici, va detto che siamo in piena stagione e la raccolta vede impegnate migliaia di persone nell’Istro-quarnerino, specie nel corso dei weekend. Le abbondanti precipitazioni piovose, avutesi nei primi mesi del 2009, hanno contribuito a dare vita ad un’ annata di tutto rispetto, con gli asparagi che possono essere gustati in parecchi ristoranti e trattorie, come pure acquistati ai mercati di tutte le località altoadriatiche. Per un piccolo mazzo di asparagi selvatici – si è no una quindicina di esemplari – si sborsano 10 kune, circa un euro e 35 centesimi. E’ una spesa che conviene, visto l’ impareggiabile sapore che danno a frittate, insalate e risotti.
(a.m.)