Il leone di San Marco che simboleggia la Serenissima Repubblica di Venezia è diffuso su tutta la costa dell’Adriatico orientale, da Monfalcone (in provincia di Gorizia) a Cattaro (in Montenegro) passando per Capodistria (Slovenia) e Zara (Croazia), a perenne testimonianza del radicamento della cultura, della lingua e delle tradizioni italiane che fiorirono per secoli sotto la protezione del Doge.
Memore di tale legame, la Sezione di Venezia dell’Associazione Nazionale Alpini ha fra i gruppi dipendenti anche quelli di Fiume (24 iscritti: 18 Alpini e 6 aggregati; capogruppo Franco Pizzini), Pola (35 iscritti, di cui 20 Alpini e 15 aggregati; capogruppo Luigi D’Agostini) e Zara (31 iscritti in virtù di 26 alpini e 5 aggregati; capogruppo Aldo Duiella), in rappresentanza delle Sezioni ANA in esilio dalle terre cedute alla Jugoslavia con il Trattato di Pace del 10 febbraio 1947.
Il Gruppo Fiume ha svolto sabato 10 luglio la propria festa annuale a Pisogne, in provincia di Brescia, preceduta presso il locale monumento agli infoibati dall’alzabandiera e dalla deposizione di una corona d’alloro. A seguire è stata appuntata sul gagliardetto del gruppo la Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria di Mario Angheben, cui il gruppo è intitolato. La medaglia è stata appuntata dall’alpino Musco, da Borgomarina (Fiume), il gagliardetto era retto dal decano del gruppo, l’artigliere Martinelli da Abbazia (Provincia del Carnaro), e dall’alpino Peretti da Clana (Provincia del Carnaro). Presente in rappresentanza della Sezione il vicepresidente Duiella.
Ha partecipato il Sindaco del paese, Federico Laini, il quale è voluto intervenire di sua iniziativa con la fascia tricolore, pur essendo l’invito informale. A seguire assemblea del gruppo e conviviale.
Dal sito della Sezione ANA di Venezia apprendiamo che nel 1929 il Gruppo di Fiume faceva parte della Sezione ANA di Trieste: era comandato dal volontario di guerra fiumano cap. Cesare Conighi. Gli Alpini di Trieste e di Fiume nel giugno del 1929 si incontrarono sul monte Maggiore, dapprima al Rifugio “Duchessa d’ Aosta”, e poi sulla vetta. Qui don Gemello, cappellano alpino decorato di due medaglie al valore, benedì il gagliardetto che venne consegnato dalla madrina signora Giorgina Ciccardi. Dopo un breve discorso del Col. Martelli, Presidente della Sezione di Trieste, gli alpini rientrarono al Rifugio dove fu consumato il rancio tra la più schietta allegria e le più belle canzoni.
All’inizio gli iscritti erano 13, ma in breve il numero aumentò anche per le adesioni di alpini venuti a risiedere nella città di Fiume per motivi di lavoro. La partecipazione alle Adunate era molto sentita e così pure la riunione conviviale che il Gruppo teneva, e tiene da allora ogni anno, nella data storica del 17 novembre, anniversario dell’entrata in Fiume delle truppe italiane.
Durante il conflitto mondiale, nel 1943, cominciarono per i nostri compatrioti le sofferenze, le angherie, il martirio. Essi lasciando ogni loro bene raggiunsero l’Italia e si trovarono esuli in Patria, sparsi su tutto il territorio nazionale. Gli alpini fiumani esuli sentivano tuttavia ancora più vivo il desiderio di rimanere almeno moralmente uniti, di avere occasioni di incontro, di ricordare il loro passato e le loro origini. Alcuni si iscrissero alle Sezioni A.N.A. delle province dove avevano preso la nuova residenza e sempre in maggior numero con gli alpini istriani e dalmati li abbiamo visti sfilare in questi anni in testa nelle Adunate Nazionali.
Nel 1954 su iniziativa dei fiumani Aldo Tuchtan, Franco Prosperi e Derecin, vennero presi i primi contatti con i responsabili della Sezione di Venezia per chiedere, nel ricordo della Serenissima sempre vivo in loro, ospitalità per la ricostituzione, del Gruppo di Fiume presso questa Sezione.
Prima di confermare l’entusiastica adesione alla nobile iniziativa degli scarponi Fiumani, la Sezione veneziana interpellò la Sede nazionale dell’ANA. Approvata dunque nel 1954 la costituzione del Gruppo di Fiume nella Sezione di Venezia, nell’ottobre dello stesso anno venne chiamato a coprire la carica di Capogruppo il Ten. Col. Giorgio Conighi e nell’imminenza della 28^ Adunata Nazionale a Trieste, del 24 aprile 1955, il 17 aprile venne offerto al Gruppo il nuovo gagliardetto in una solenne cerimonia svoltasi nella cripta del Tempio Votivo al Lido di Venezia.
All’inizio i soci (fiumani di origine o già iscritti al Gruppo preesistente) erano 22, ma giunsero subito altre adesioni e la forza superò le 60 unità. Nel 1971 il Gruppo venne intitolato al Sottotenente alpino Mario Angheben, fiumano, volontario della Prima guerra mondiale, poeta e scrittore, caduto eroicamente sul fronte di Malga Zures nel Trentino il 15 dicembre 1915 ed alla cui memoria è stata concessa la Medaglia d’Argento al Valor Militare.
Al Capogruppo Conighi successe Aldo Tuchtan, quindi Livio De Poli ed alla morte di questi venne eletto l’attuale Capogruppo Franco Pizzini.
Fonte: Alpini Venezia – 17/07/2021