Era stata propagandata come la soluzione a tutt i mali, la panacea per i profughi in attesa dei loro diritti. In realtà la bufala degli indennizzi sull'amianto a Trieste è servita solo a rinpinguare qualche elenco soci.
In migliaia avevano fatto domanda per ottenere risarcimenti per il periodo passato nei campi profughi a stretto contatto con l'amianto, ma il presidente dell'apposita Commissione Regionale del Friuli Venezia Giulia ha nuovamente chiarito che non c'è nessun risarcimento e -soprattutto- non c'è mai stato e non se n'è mai parlato.
Chi risulterà in regola con la richiesta potrà solo beneficiare della gratuità delle cure in caso del manifestarsi dei sintomi collegati. Ma la gratuità già esiste in senso generale per gli ultra-sessantacinquenni, quindi i più anziani hanno fatto domanda per un beneficio…di cui godono già.
Per gli altri niente soldi, niente risarcimenti, niente benefici pensionistici; ma questo già si sapeva ancor prima che le campane a distesa suonassero a raccolta gli Esuli nel capoluogo giuliano.
Era sufficiente cambiare un cartello. Invece di mettere "domande risarcimento amianto" bastava scrivere "censimento Esuli per tesseramento".
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