Le elezioni amministrative in programma l’anno prossimo rappresenteranno un importante banco di prova per la politica croata. Da un lato i partiti della Coalizione Kukuriku potranno testare la lealtà degli uni agli altri. Dall’altra parte l’HDZ potrà verificare la serietà dei potenziali partner politici. Le Amministrative del 2013 saranno il primo vero e proprio banco di prova per il presidente dell’HDZ, Tomislav Karamarko, che dovrà dimostrare di saper gestire una situazione delicata e sfruttare la presunta impopolarità che grava sul centrosinistra a causa delle manovre varate dai Banski dvori.
La capitale croata è indubbiamente la “preda” più ambita dai partiti politici. Il sindaco di Zagabria “governa” circa un quarto della popolazione croata e gestisce un budget secondo solo a quello del governo. Non stupisce pertanto che i partiti politici siano disposti a fare il possibile pur di ottenere una poltrona così influente, anche a costo di travolgere le coalizioni alle quali partecipano. Nel caso dei partiti Kukuriku, sia l’SDP sia l’HNS appaiono fortemente intenzionati a conquistare Zagabria. Sul fornte dell’SDP appare scontata la candidatura di Davor Bernardić, il presidente dell’Assemblea zagabrese. Bernardić deve la propria notorietà principalmente agli scontri sostenuti con il sindaco Milan Bandić, messo ormai al bando dall’SDP. La corsa alla poltrona di sindaco di Bernardić potrebbe però essere compromessa dai problemi della Holding che gestisce le municipalizzate della capitale, saldamente in mano a dirigenti vicini all’SDP. Un’occasione che potrebbe essere colta al volo dall’HNS, dove si valuta seriamente la possibilità di candidare a sindaco Dragan Kovačević, l’attuale numero uno della JANAF. L’eventuale scontro tra l’HNS e l’SDP potrebbe finire per favorire l’HDZ e lo stesso Milan Bandić, i cui voti potrebbe rivelarsi fondamentali per governare la capitale. L’HDZ, prudentemente, al momento tace sul nome del proprio candidato, anche se voci ufficiose lascerebbero intendere che Karamarko stia facendo una corte assillante all’ex primo ministro Nikica Valentić.
L’HDZ al momento non ha fatto trapelare nemmeno il nome del proprio candidato sindaco a Fiume. Il settimanale Globus ha riportato la notizia che in un sondaggio commissionato dall’SDP l’ipotetico candidato dell’HDZ avrebbe buone possibilità di approdare al ballottaggio assieme all’attuale sindaco Vojko Obersnel. Lo spauracchio dell’SDP è incarnato da Hrvoje Burić, uno dei più aspri contestatori di Obersnel in seno al Consiglio municipale del capoluogo quarnerino. La leadership dell’SDP a Fiume è minacciata anche dall’avanzata in città di un nuovo schieramento di centrosinistra, costituito dalla Lista per Fiume e dall’Azione giovanile, ai quali potrebbero aggregarsi pure i Laburisti croati e l’Alleanza litoraneo-montana. Uno schieramento, quest’ultimo, che potrebbe suscitare seri problemi alla Coalizione Kukuriku. L’SDP, infatti, deve fare i conti anche con le presunte fratture interne. Nel capoluogo quarnerino circolano da tempo voci relative all’insofferenza del sindaco Obersnel nei confronti del ministro della Scienza, dell’Istruzione e dello Sport, Željko Jovanović, già vicesindaco di Fiume, e di Zlatko Komadina, presidente dell’SDP litoraneo-montana e probabile candidato alla poltrona di presidente della Regione. Sembra che proprio l’opposizione di Komadina sia costata a Obersnel l’elezione nella presidenza dell’SDP a livello nazionale.
In Istria la vittoria del centrosinistra alle elezioni del 2013 è scontata, ma un’ulteriore avanzata dell’SDP nella penisola potrebbe provocare fratture con l’IDS/DDI in seno alla Coalizione Kukuriku. La Dieta, infatti, che un tempo governava quasi il 100 p.c. delle localita istriane, ora è costretta a suddividersi il territorio con l’SDP e altri schieramenti di centrosinistra.
La Croazia meridionale, invece, è tradizionalmente una roccaforte del centrodestra. Spalato è governata da Željko Kerum, Zara dall’HDZ, come pure la Regione di Ragusa e della Narenta. In quest’area del Paese Karamarko sembra fortemente intenzionato a sperimentare l’utilità di una coalizione con le forze di centrodestra, in particolare con l’HSP. Uno scenario auspicato dal presidente della Regione di Spalato e della Dalmazia, Ante Sanader, nella speranza di mantenere il controllo dell’area nelle mani del centrodestra cavalcando tra l’altro il malcontento della popolazione per il pasticcio insorto attorno alla sovranità croata nel Golfo di Stagnopiccolo (Malostonski zaljev) e al collegamento diretto di Ragusa con il resto della Croazia.
Ragusa (Dubrovnik) è al momento uno dei pochi grandi centri urbani nel quali non ci sono dubbi sul candidato sindaco dell’HDZ. Il compito di riportare Ragusa (Dubrovnik) nell’orbita del centrodestra sembra essere stata affidata definitivamente a Dubravka Šujica. L’ex sindaco di Ragusa potrebbe essere agevolata nella propria corsa anche dalle divisioni interne al centrosinistra, con l’HNS propenso a ricandidare il sindaco uscente, Andro Vlahušić, e l’SDP incline a candidare il viceministro del turismo Oleg Valjalo.
(fonte “la Voce del Popolo” 21 agosto 2012)