Il Treno del Ricordo è giunto a Milano, martedì 13 Febbraio, alla stazione Garibaldi binario1. Numerose le persone che in fila composta attendevano di salire e incominciare il viaggio nelle terre e nei ricordi del Confine Orientale.
I convogli ospitano una mostra itinerante fatta di testimonianze che racconta l’esodo giuliano dalmata e una serie di filmati provenienti dal repertorio dell’ Archivio Istituto Luce e Rai Teche fotografie e masserizie provenienti dal Magazzino 18 fornite dall’Istituto Regionale per la Cultura Istriana-Fiumana-Dalmata (IRCI)
Una treno che racconta di fatti scomparsi dai libri di storia per oltre settant’anni. Uno scrigno di ricordi, dolore e sofferenza, che di pari passo si accompagnano alla speranza che ciò che accadde in quella parte d’Italia non debba mai più ripetersi.
Il viaggio è iniziato sabato 10 febbraio, Giorno del Ricordo, nella Stazione Centrale di Trieste, binario 1, per proseguire nelle altre stazioni fino a giungere a Taranto il 27 Febbraio.
Questo evento rientra nell’ambito delle commemorazioni programmate dal Comitato di coordinamento per le celebrazioni del “Giorno del Ricordo”, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, e fa parte dei progetti connessi al ventesimo anniversario dell’approvazione della Legge n.92 del 30 marzo 2004.
Un viaggio emozionante nel passato, un percorso del ricordo che è doveroso tramandare alle nuove generazioni. Su quei convogli è racchiusa la storia di connazionali trucidati dai comunisti titini, giunti nella loro Patria senza essere riconosciuti come italiani.
Il treno del ricordo è il simbolo di una storia di silenzi che dopo decenni vede la luce per dare dignità a quei 350 mila esuli e agli oltre 10 mila morti cacciati e uccisi dai titini solo per il loro amor di patria.
Donatella Salambat
Fonte: Varese in luce – 13/02/2024