Trieste è la capitale morale dell’esodo giuliano-dalmata: si calcola che almeno 70.000 esuli istriani, fiumani e dalmati abbiano avuto l’occasione di cominciare nel capoluogo giuliano una nuova vita. Il quartiere di Chiarbola ha una vasta area di edilizia popolare in cui la toponomastica ricorda città e personalità dell’italianità adriatica: in questa zona di insediamento degli esuli c’è pure via Norma Cossetto.
Nella via intitolata alla studentessa istriana violentata e infoibata a 23 anni dai partigiani comunisti jugoslavi nella notte tra il 4 ed il 5 ottobre 1943, si trova anche una stele, il primo monumento eretto in Italia che ritrae e ricorda la martire delle foibe, la quale viene ogni anno qui commemorata in occasione del triste anniversario della sua tragica scomparsa.
Anche stavolta sono stati Comune di Trieste ed Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia a organizzare la cerimonia, alla quale hanno aderito la Federazione delle Associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati, l’Associazione delle Comunità Istriane e la Lega Nazionale di Trieste, ma erano presenti nel folto pubblico labari e dirigenti di associazioni patriottiche, combattentistiche e d’arma.
Alla presenza del gonfalone della Città di Trieste, Don Davide Chersicla ha benedetto la corona d’alloro che le autorità presenti hanno deposto ai piedi del monumento che ricorda la ragazza alla cui memoria il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi conferì motu proprio la Medaglia d’oro al Merito Civile alla memoria.
«Ogni anno è un’emozione partecipare alla cerimonia in ricordo della martire istriana Norma Cossetto, davanti a un monumento che parla anche della storia della nostra città – ha quindi dichiarato il Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza – Testimonia infatti come, grazie anche al ventennale impegno dell’Amministrazione comunale, finalmente risulta infranto quel silenzio assordante, che troppo a lungo ha aleggiato sulle drammatiche vicende delle nostre terre. Oggi inoltre la cerimonia è particolarmente importante, poiché ricorre alla vigilia del settantesimo anniversario del ritorno di Trieste all’Italia, avvenuto il 26 ottobre 1954».
A rappresentare la Giunta della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia è intervenuto l’Assessore alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti, il quale ha evidenziato che «a 81 anni dal martirio di Norma Cossetto, rendiamo omaggio al suo coraggio e al sacrificio, simbolo delle sofferenze vissute da tanti italiani. Che il suo ricordo ci ispiri a costruire un futuro di pace e memoria condivisa».
Il Presidente nazionale e del Comitato provinciale di Trieste dell’ANVGD, Renzo Codarin, ha quindi ricordato l’impegno della sua associazione affinchè la storia di Norma e delle sofferenze del popolo giuliano-dalmata diventasse patrimonio della comunità nazionale: «Anche in tempi di difficoltà non abbiamo mai fatto mancare il nostro sostegno alle attività promosse dal Tavolo di lavoro che unisce il Ministero dell’Istruzione ed i rappresentanti delle nostre associazioni. Seminari nazionali e regionali per docenti, concorsi per studenti con Viaggi del Ricordo come premio, una scuola estiva di alta formazione e altre ancora sono le progettualità che si sono concretizzate grazie al nostro impegno finanziario»
Al termine della cerimonia istituzionale, i familiari di Norma Cossetto hanno letto un breve comunicato. [LS]