L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Guido Brazzoduro, venuto a mancare questa notte dopo essere stato autorevole rappresentante del mondo degli esuli adriatici in seguito ad una carriera come dirigente aziendale.
Nato a Fiume nel 1938, a settembre 1946 fu profugo con la madre a Mogliano Veneto dopo che i partigiani comunisti jugoslavi avevano occupato nel maggio 1945 il capoluogo del Carnaro instaurando un regime di terrore nei confronti della comunità italiana. Nel novembre 1946 fu raggiunto dal padre, che era stato fatto prigioniero in Libia dagli inglesi durante la Seconda guerra mondiale: la famiglia così riunitasi si sarebbe presto trasferita a Milano trovando facilmente lavoro e sistemazione.
Nel suo impegno nell’associazionismo della diaspora giuliano-dalmata, è stato Sindaco del Libero Comune di Fiume in Esilio, Consigliere nazionale dell’Anvgd e soprattutto Presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati nei primi anni Duemila.
«Guido Brazzoduro è stato un dirigente prezioso e meticoloso – ricorda Renzo Codarin, Presidente nazionale dell’Anvgd – che ha curato i rapporti istituzionali contribuendo così a creare i presupposti per l’istituzione del 10 Febbraio. Subentrato a Lucio Toth alla Presidenza di FederEsuli, durante il suo mandato è stata, infatti, approvata la Legge 92 del 30 marzo 2004 istitutiva del Giorno del Ricordo. Consapevole dell’importanza della conoscenza della storia delle Foibe e dell’Esodo, è stato poi tra i promotori e collaboratori del Tavolo di Lavoro Ministero dell’Istruzione – Associazioni degli Esuli».
Lorenzo Salimbeni
Responsabile comunicazione Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
Su TeleSapienza, canale YouTube dell’Università La Sapienza di Roma, è possibile ascoltare una lunga testimonianza di Guido Brazzoduro, dall’infanzia a Fiume all’impegno nell’associazionismo degli esuli passando per l’esperienza di profugo