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Arrivare a un accordo tra Slovenia e Croazia per la tutela della comunità italiana autoctona

Slovenia e Croazia potrebbero presto iniziare a lavorare per portare a termine un trattato bilaterale per la tutela della minoranza nazionale italiana. A farcelo sapere è stato l’onorevole Felice Žiža, deputato della minoranza nazionale italiana alla Camera di Stato del Parlamento di Lubiana, che ci ha contattato per spiegarci come stia lavorando per portare a termine questo obiettivo, che la Comunità Nazionale Italiana attende dalla sottoscrizione del Memorandum d’intesa del 1992.

Il testo del Memorandum cita “il riconoscimento dell’esistenza di un’unica minoranza italiana e la conseguente necessità di un trattamento equo per questa minoranza in entrambi gli Stati”, un concetto nel quale Felice Žiža crede fortemente. “In seguito al Memorandum si sarebbero dovuti firmare tre trattati bilaterali tra Italia, Slovenia e Croazia. Soltanto uno di essi è stato firmato, l’Accordo Dini – Granić tra Italia e Croazia del 1996. Non so perché la Slovenia non abbia fatto la sua parte in passato, ma da quando sono stato eletto la prima volta ho iniziato a lavorare per aumentare il livello di tutela della minoranza e nel maggio scorso sono riuscito ad ottenere il via libera del governo sloveno per iniziare a lavorare ad un trattato bilaterale con la Croazia”, ci ha riferito Felice Žiža.

Felice Žiža

“Prima di fare qualcosa ho voluto aspettare che in Croazia passassero le elezioni legislative e che la situazione politica si stabilizzi, ma ora è il momento giusto per iniziare le trattative. A parer mio i primi che si devono incontrare per discutere di questo tema sono i due deputati. Siamo quelli che sono più a contatto con i rispettivi governi e siamo anche quelli che devono lavorare per il popolo. Sono disposto ad andare a Zagabria non appena Furio Radin darà la sua disponibilità per affrontare questo tema, che ritengo di priorità assoluta. Dopodiché andranno inclusi anche tutti gli altri rappresentanti della CNI, a partire dall’Unione Italiana, fino alla CAN in Slovenia e ai Consigli della minoranza in Croazia. Quando ci saremo messi tutti d’accordo su quello che vogliamo e avremo formulato un documento concreto potremo sottoporlo ai rispettivi governi”, ha dichiarato il parlamentare della CNI, Felice Žiža.

“I vantaggi per la minoranza potrebbero essere molti. A partire dalla definizione di RTV Capodistria come un’istituzione comune, il che potrebbe permettere una sua maggiore autonomia a livello di programmi e una maggiore indipendenza finanziaria, ma potrebbe anche voler dire che tutti i programmi verrebbero nuovamente visti in chiaro in Croazia. Un altro punto sul quale il trattato potrebbe incidere è il riconoscimento dell’Unione Italiana in Slovenia quale organizzazione unitaria della minoranza nazionale italiana, con un conseguente rafforzamento della nostra istituzione, che potrà così lavorare in sinergia con le CAN comunali e la CAN Costiera. Sappiamo che ora la situazione è ben diversa, ma dobbiamo lavorare per migliorarla”, ha concluso il parlamentare della CNI a Lubiana, Felice Žiža.

Fonte: La Voce del Popolo – 12/07/2024

 

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