Tavola rotonda con gli studenti a palazzo Cesaroni sul progetto "Istria, Fiume e Dalmazia laboratorio d'Europa"
Perugia – Con la tavola rotonda di stamattina, a Palazzo Cesaroni, si è chiuso il primo ciclo del progetto, promosso dall'Isuc (Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea), "Istria, Fiume e Dalmazia laboratorio d'Europa", che ha visto protagoniste le scuole umbre grazie anche all'impegno diretto dell'Ufficio scolastico regionale.Si è trattato di una tavola rotonda con una formula particolarmente innovativa dove gli studenti sono stati i diretti protagonisti di un dibattito inerente le vicende storiche del confine orientale italiano ripercorse attraverso le Foibe e l'esodo degli istriani.Nella veste di moderatore è stato chiamato uno dei maggiori esperti storici italiani, Raul Pupo docente dell'Università di Trieste.Sono stati approfonditi i temi riguardanti la questione dei confini nell'immediato dopoguerra e dei 'due blocchi' che hanno caratterizzato la 'guerra fredda'."Con la nostra iniziativa abbiamo lanciato argomenti di grande interesse come l'idea di Stato, nazione, popolo, etnia". Questo quanto sottolineato da Dino Renato Nardelli, responsabile della sezione didattica dell'Isuc. "Siamo convinti – ha aggiunto – che l'educazione alla cittadinanza vada fatta attraverso la storia". Per Raul Pupo, quella dell'Isuc è "una splendida iniziativa che si colloca tra le piú importanti a livello nazionale proposte negli ultimi anni. Far lavorare direttamente gli studenti sulla tematica specifica è una formula da imitare". Durante i lavori, Nardelli ha anche annunciato che, a settembre verrà presentato il secondo ciclo del progetto che vedrà la realizzazione e l'apertura di un laboratorio al Villaggio giuliano dalmata di Roma, uno dei luoghi piú importanti dell'arrivo degli esuli. Per l'occasione sarà presente Claudio Magris, straordinario scrittore tra i piú grandi e profondi saggisti italiani (red)