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Asilo italiano di Zara: riassetto concluso entro l’estate? – 29mar13

Asilo di Zara: la ristrutturazione del villino che ospiterà l’istituzione prescolare italiana “Pinocchio” potrebbe concludersi a fine primavera. I lavori, come da accordo con la ditta appaltatrice, la FIN-GRA di Fiume, dovrebbero venir ultimati nell’arco di sessanta giorni dalla stipula del contratto. Il testo di quest’ultimo è stato approvato dalla Giunta esecutiva UI a Mompaderno, ma perché si proceda alla sua sottoscrizione serve l’ok da Roma, considerato che l’intervento si realizza con finanziamenti del Governo italiano, a valere sulla Convenzione tra il Ministero degli Affari Esteri italiano e l’Unione Italiana.

Si tratta di fondi cosiddetti perenti, per un importo complessivo di 433.400 euro. Finora sono stati impegnati oltre 375mila euro e con la rimanenza di circa 58mila euro (le cifre sono al lordo) si completerà il riassetto dell’asilo. Dopo un’intensa contrattazione da parte dell’UI, la FING-GRA si è impegnata a eseguire l’intervento per 396.874,63 kune ossia 52.566,18 euro (PDV compreso e al netto delle spese di gestione UI); la Regione Veneto fornirà gli arredi, mentre l’UI ha assicurato altri mezzi per le spese di gestione dell’istituzione.

“L’asilo di Zara sarà presto pronto. Finalmente una bella notizia”, ha commentato Tremul, che negli ultimi due anni ha davvero spinto sull’acceleratore affinché si arrivasse al traguardo. Cammino non facile per il “Pinocchio” zaratino, a momenti quasi emblematico del percorso avventuroso compiuto dal noto personaggio collodiano, cui è intestato: prima di vedere realizzato il sogno si sono dovuti superare infiniti ostacoli e intoppi.

Ricordiamo, è il primo asilo privato di tutta la rete prescolare della CNI. La battaglia politica è stata lunghissima, materia di accordi tra l’UI e il Governo croato; ma il progetto prende corpo all’inizio del 2011, quando l’UI acquistata una villetta in centro città e parte il riassetto degli spazi. Saranno necessarie opere non previste, anche al rafforzamento della statica.

Nel gennaio scorso parte la procedura di gara per la ristrutturazione della sede dell’IP italiano di Zara, e la Commissione giudicatrice (gli ing. Sergio Perenić, di Pola, Davor Brežnik, di Umago, e Mario Hofmann di Lussinpiccolo) propone l’assegnazione dell’incarico alla FIN-GRA, pur segnalando l’opportunità di ottenere la legalizzazione e la modifica della destinazione d’uso dell’immobile, cosa che verrà fatta, come rilevato in sede di GE, a intervento ultimato.

L’obiettivo principale è chiudere il prima possibile il cantiere, iniziare con le preiscrizioni e quindi aprire ufficialmente il tanto agognato asilo italiano. Per dare finalmente almeno il primo grado di un sistema scolastico italiano a una comunità rimasta per decenni completamente isolata dal resto della CNI. Nel 2013 saranno esattamente sessant’anni di inesistenza di istruzione italiana, dopo la chiusura delle scuole italiane avvenuta appunto nel 1953. Questo fatto, e l’esodo soprattutto, determineranno la trasformazione.

(fonte “la Voce del Popolo” 23 marzo 2013)

 

 

 

La presidente della Comunità Italiana di Zara, Rina Villani (a destra della foto) nel corso di una riunione con l’ambasciatore d’Italia in Croazia Emanuela d’Alessandro, alla sua destra  (foto www.zadarskilist.hr)

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