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Attivo nuovo sistema radar croato in Adriatico (Il Piccolo 25 gen)

di ANDREA MARSANICH

FIUME La prova generale si è avuta nelle prime ore di domenica scorsa, all’atto del salvataggio di uno yacht in avaria a 23 miglia dall’isola dalmata di Lissa (Vis). Nella tarda mattinata di oggi sarà ufficialmente inaugurato a Fiume il nuovo sistema radar per controllo, gestione, monitoraggio e sorveglianza del traffico marittimo e l’ambiente marino (VTMIS). Il sistema è installato nell’edificio della Capitaneria portuale e può contare su altre dieci stazioni radar posizionate da Rovigno a Konavle, nel profondo meridione della Dalmazia. Grazie a VTMIS, si potrà seguire in tempo reale, 24 ore su 24, tutto ciò che accade nel mare Adriatico, per un investimento di circa 5 milioni di euro, di cui il 75 per cento assicurato dal programma dell’Unione europea Phare 2006, mentre il restante 25 pc è stato coperto dal ministero del Mare, Trasporti e Infrastrutture croato. A dare il via al lavoro sperimentale del modernissimo e sofisticato sistema saranno oggi alle 11 la premier Jadranka Kosor e il capo della delegazione della Commissione europea in Croazia, Paul Vandoren.

Le altre dieci stazioni si trovano in località San Martino a Rovigno, Monte Ossero a Lussino, Razromir a Tribalj, Vela Straza (Isola Lunga), Zirje, Hum a Lissa, Plesevo Brdo a Lagosta, Gruj a Meleda, Labinstica a Traù e Ilijino brdo a Konavle. Per Mario Babic, sottosegretario al Mare, i radar permetteranno il completo controllo dell’Adriatico e così sarà pure per qualsiasi nave, della quale si sapranno con esattezza posizione, direzione della navigazione, carico, equipaggio e altri particolari. «Ad almeno 24 ore dall’ingresso in un qualche porto croato – ha sottolineato Babic – saremo a conoscenza della rotta e dei motivi dell’arrivo, come pure dello stato di salute dell’unità. Ciò contribuirà ad una maggiore sicurezza dei trasporti marittimi, consentendo di reagire in tempo utile se la nave non dovesse soddisfare le elementari norme tecniche o se rappresentasse un pericolo per la navigazione o per l’ambiente. Oltre al sistema VTMIS, a Fiume abbiamo anche il Centro nazionale per i salvataggi e le ricerche in mare.

La piena operatività del sistema radar sarà possibile dal primo gennaio 2012. Entro quella data metteremo in funzione il nuovo sistema di radiocomunicazione, come pure il nuovo sistema di evidenza di arrivo e partenza delle navi nei porti croati». Sono 32 i tecnici abilitati a far funzionare gli impianti radar, persone che hanno trascorso un periodo di istruzione nei Paesi dell’Europa comunitaria. I corsi sono venuti a costare sul mezzo milione di euro, somma coperta dal programma Phare 2006. Si pianifica di abilitare ancora una quarantina di persone, portando il servizio a tre turni, con lavoro ininterrotto. Giova rilevare che l’introduzione del sistema VTMIS è uno degli obblighi della Croazia prima di aderire all’Unione europea.

 

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