di ANDREA MARRUCCI
Aula negata per le Foibe. “Così prevalgono i violenti”
La dura condanna di Lucio Toth, presidente dell’Anvgd: “Cedere ad una minoranza di provocatori dà solo un cattivo esempio. In questo modo si finisce per incoraggiare chi urla contro una legge dello stato e i violenti prevalgono sulle regole”.
È una dura presa di posizione quella di Lucio Toth, presidente nazionale dell`Anvgd sul caso dell`aula negata ai giovani del Pdl per un dibattito sulle Foibe al Polo di Novoli, parole di condanna di fronte a “valutazioni prudenziali che si possono anche fare”, dice Toth riguardo al “no” dei presidi motivato con un presunto rischio di tensioni all`intento dell`Ateneo, ma “resta l`amarezza per il fatto che un dibattito serio e sereno non possa avvenire a causa di un gruppo minoritario di facinorosi che minaccia violenza”.
Un`aula negata che sembra insomma riportare indietro le lancette della storia e il Presidente dell`Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ricorda che “per lunghi decenni gli istriani, i fiumani e i dalmati hanno pagato le conseguenze della censura storica ed accademica sulla loro carne e sulle loro sostanze. Italiani non per caso, ma per scelta di ogni giorno, l`Italia ha sempre trovato qualche comodo modo per dimenticarci”.
Evidente la condanna di quanto accaduto al Polo di Novoli con l`autorizzazione negata al dibattito organizzato da Giovane Italia e Studenti per le libertà: “Prevale così, nell`Ateneo di Firenze, il riflesso di una codardia che lascia prevalere la sopraffazione fisica e mentale a discapito della libera espressione e della doverosa memoria”, aggiunge ancora Toth che spiega: «Non sapendo garantire l`ordine e la legalità all`interno degli edifici universitari, si cede dunque a una minoranza di provocatori eversivi che sono un cattivo esempio di illegalità e di disprezzo delle istituzioni”. Tanto più che l`associazione “lavora e collabora continuamente con le università italiane e insieme ai professori per organizzare dibattiti, incontri e ricerche”.
I tre presidi avevano motivato la revoca dell`autorizzazione al dibattito (e Franca Alacevich di Scienze politiche ieri lo ha ribadito su “La Nazione”) anche con il fatto che il giorno successivo si tiene a Firenze una manifestazione in ricordo delle vittime delle foibe: “Sono due cose totalmente diverse e poi in una democrazia non si può censurare preventivamente”, aggiunge il presidente nazionale dell`Anvgd che rivolge una serie di domande a chi ha negato l`autorizzazione a un dibattito sulla persecuzione degli italiani di Istria, Venezia Giulia e Dalmazia: “È cosi che si educa all`unità della Nazione, alla tolleranza, alla democrazia, alla libertà di pensiero e di espressione? Vietandola proprio nelle università, là dove, dal Medio Evo ad oggi, è fiorito l`anelito del popolo italiano alla libertà e all`indipendenza di giudizio?”.
Intanto domani si apre al polo di Scienze sociali di Novoli una mostra fotografica e di contenuti storici sulle Foibe. L`esposizione, curata da Giovane Italia Firenze e Studenti per le Libertà sarà allestita nelle Facoltà di Giurisprudenza e Economia e sarà visitabile fino al 10 febbraio 2012, quando in tutta Italia sarà celebrato il Giorno del Ricordo, come previsto da una legge dello Stato. Da segnalare che ad ogni bacheca saranno appese le bandiere Italiana e dell’Istria quale ricongiungimento simbolico fra due popolazioni dalle medesime radici italiane.