Sono ancora circa 250mila le mine in terra di Croazia: un'insidia difficile da rimuovere con successo in tempi brevi. Per questo alla facoltà di Agricoltura dell'università di Zagabria si sta sviluppando una nuova tecnica che prevede l'impiego di api per il ritrovamento di mine inesplose.
La notizia propone una variante ai ratti scovamine usati nei paesi africani e ai cani fiuta-esplosivi che incontriamo anche negli aeroporti, con un vantaggio a favore delle api: sono leggere e dunque non rischiano di far esplodere gli ordigni che individuano.
L'impiego delle api consentirà di scoprire eventuali ordigni sfuggiti all'attività di sminamento grazie a un addestramento che non dura più di quattro giorni, secondo il docente referente del progetto Nikola Kezic. Un giorno per associare l'odore del cibo con quello della tnt all'interno di una tenda e poi l'attività sul terreno per verificare l'apprendimento.
Lezioni di teoria e pratica, insomma. Ma ci vorrà del tempo, avverte Kezic, perché il sistema venga riconosciuto affidabile e pronto all'uso. Se tutto andrà per il meglio, le api da miele rappresenteranno per lo sminamento dei Balcani una risorsa economica e facile: "Fortunatamente abbiamo una lunga tradizione nell'apicoltura e nella produzione di miele. La nostra soluzione utilizza ciò che abbiamo già", sottolinea Kezic.