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Benetton investe 43 milioni in Serbia (Il Piccolo 01 feb)

BELGRADO Il Gruppo Benetton ha firmato ieri a Nis, nel sud della Serbia, un accordo per la realizzazione di una fabbrica di produzione che nei prossimi quattro anni impiegherà 2.700 dipendenti. L'investimento, è stato precisato, ammonta a 43,2 milioni di euro, mentre lo stato serbo appoggia il progetto con 9 mila euro per ogni nuovo posto di lavoro creato. Benetton acquisterà per 3 milioni di euro gli stabilimenti della compagnia tessile Nitex, che verranno in gran parte ristrutturati e convertiti alla produzione del gruppo italiano. Con i rappresentanti della Benetton, l'accordo è stato firmato dal ministro dell'economia serbo, Mladjan Dinkic, e dai responsabili della municipalità di Nis, terza città della Serbia dopo Belgrado e Novi Sad (nord). Dinkic ha sottolineato come l'investimento Benetton rappresenti il maggiore evento nell'industria tessile della Serbia degli ultimi dieci anni. Con esso, ha aggiunto, il sud del paese diverrà il centro dell'industria tessile nazionale. Il Gruppo Benetton è oggi presente in più di 120 paesi del mondo con circa 6 mila punti vendita.

Benetton Group intanto si attende per il 2010 un utile netto di poco superiore a 100 milioni di euro (il 2009 si era chiuso con un utile netto di 122 milioni di euro) e ricavi consolidati pari a 2.053 milioni, in linea con l'anno precedente. Sono i dati preliminari esaminati ieri dal cda. Migliora, si legge nella nota che accompagna i conti, la posizione finanziaria netta con un debito pari a 490 milioni (556 milioni al 31 dicembre 2009) grazie ad una generazione di cassa di 66 milioni di euro.

Nel 2011 il gruppo Benetton intende focalizzarsi su «progetti di sviluppo» con l'obiettivo di incrementare la redditività del punto vendita e una «ulteriore efficienza dei processi e ottimizzazione dei costi».

Segnali positivi arrivano dalla raccolta ordini per la Primavera/Estate 2011. «Si prevede che possa confermare il trend di leggero miglioramento rispetto alle recenti performance di collezione (-4%) – sottolinea una nota – con aspettative di ulteriore recupero per le collezioni Autunno/Inverno 2011». Tra gli elementi critici i costi delle materie prime. Tornando ai dati preliminari (i definitivi saranno approvati dal cda del 15 marzo) il risultato «è in linea con le previsioni» e «riflette la difficile congiuntura nell'anno appena concluso in alcuni dei più importanti mercati di riferimento e l'impegno per lo sviluppo nelle aree geografiche caratterizzate da maggiori opportunità di crescita». L'Europa ha mostrato una riduzione del 3,3% nei ricavi. Bene invece il risultato in Russia, in crescita a doppia cifra, ed in molti paesi limitrofi, oltre al buon sostegno generato dall'area centrale europea. In crescita le Americhe (+5,3%) e l'Asia (+3,8%).

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