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Beni abbandonati: la task force Inps fa le valige e tutto si ferma

Con la fine di maggio sono tornati a casa i 30 dipendenti INPS addetti all’evasione delle domande presso il Ministero dell’Economia per gli indennizzi dei beni abbandonati in base alla Legge 137/2001.

I ripetuti appelli e le pressioni continue sul Governo non sono al momento serviti a prorogare la loro permanenza per consentire il completamento dei pagamenti ancora sospesi. L’ANVGD è infatti intervenuta fino all’ultimo per cercare di non interrompere il prezioso lavoro in favore degli Esuli in attesa dal 2001.

Così oggi l’evasione delle pratiche è praticamente ferma (il secondo scaglione d’importo non è stato completato) e non si sa nulla su quando la macchina burocratica potrà essere rimessa in moto.

Un brutto colpo per tutti quelli che avevano apprezzato il lavoro della task force che in un anno e mezzo aveva velocizzato l’arretrato, provvedendo a molte migliaia di pagamenti.

Gli indennizzi per i beni abbandonati è uno degli argomenti sul Tavolo delle trattative Governo-Esuli, ma è ben difficile pensare ad una nuova legge per l’indennizzo definitivo se lo stesso Governo non riesce neanche a completare i pagamenti di quella vecchia.

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