Visita conoscitiva all’Ispettorato intercomunale con sede a Capodistria per le dipendenti dell’Ufficio del bilinguismo presso la CAN costiera. Accompagnate dal segretario, Andrea Bartole, la traduttrice Chiara Vianello e la collaboratrice professionale, Kim Jakopič, hanno conferito con l’Ispettore capo, Ivan Koljesnikov e i suoi più stretti collaboratori.
Come rilevato in un comunicato stampa, sono state spiegate le mansioni e i fini dell’Ufficio per il bilinguismo, costituito da alcuni mesi con il prezioso apporto del deputato della CNI al Parlamento di Lubiana, Felice Žiža, per migliorare la qualità delle traduzioni e dell’uso pubblico della lingua italiana. Visto il periodo elettorale grande attenzione è stata riservata nel colloquio all’affissione dei manifesti politici nelle nostre strade. Rifacendosi anche a varie segnalazioni, è stato rilevato che alcuni partiti non rispettano il bilinguismo, omettendo del tutto le scritte in italiano oppure aggiungendo le traduzioni dei loro messaggi e slogan con caratteri ridotti rispetto alle comunicazioni in sloveno. L’Ufficio per il bilinguismo ha già contattato di propria iniziativa le segreterie delle forze politiche, ricordando l’obbligo di usare ambedue le lingue ufficiali nei Comuni della fascia costiera.
L’Ispettore capo ha assicurato che, assieme alle guardie municipali, prestano già la massima attenzione alle comunicazioni in italiano, richiamando all’ordine anche le ditte pubbliche o private incaricate di affiggere i manifesti. Gli appunti mossi a vari indirizzi non ottengono sempre il risultato voluto anche perché si sente la mancanza di un Decreto sul bilinguismo armonizzato tra i quattro Comuni costieri, dove sono in vigore norme risalenti a una trentina di anni fa, non sempre applicabili. È stato ricordato che la CAN costiera ha preparato una bozza di documento, ora al vaglio delle Amministrazioni comunali, dalle quali si attende una risposta. La parola finale spetterà ai Consigli comunali, si spera già in questo mandato.
Rimanendo in tema di elezioni, l’Ispettorato ha fatto presente le difficoltà insorte negli anni passati per la documentazione bilingue soprattutto nei seggi al di fuori del territorio nazionalmente misto, dai proclami alle schede elettorali, ed è stato auspicato che ciò non si ripeta per non suscitare malcontento tra gli appartenenti alla CNI. Importante anche definire una terminologia condivisa da tutte le municipalità, alla quale le incaricate dalla CAN costiera stanno già lavorando.
Al termine dell’incontro l’Ispettore capo Koljesnikov ha espresso soddisfazione per la nascita dell’Ufficio del bilinguismo e per le prospettive di fattiva collaborazione, nonché quale punto di riferimento per chi incontra difficoltà con le traduzioni e con l’applicazione del bilinguismo.
Fonte: La Voce del Popolo – 16/03/2022