Aveva 8 anni Nicola Missich quando fu costretto, nel marzo del 1944, a lasciare Zara. Esule, come centinaia di migliaia di italiani fuggiti dalle loro terre, Istria, Venezia Giulia e Dalmazia. E per la prima volta partecipa, commosso, alla celebrazione del Giorno del Ricordo a Bologna. Una seduta solenne del consiglio comunale per conservare e rinnovare la memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo di istriani, fiumani e dalmati.
In aula anche tanti giovani, in particolare studenti del liceo Fermi, che hanno partecipato ad un concorso promosso dal Comitato provinciale di Bologna dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – ANVGD. Un modo per riflettere e per conoscere un periodo storico che spesso non si arriva a studiare sui libri.
Una tragedia del secondo dopoguerra che è giusto e doveroso ricostruire e diffondere, come hanno sottolineato la presidente del consiglio comunale, Maria Caterina Manca, e il sindaco Matteo Lepore.
Per chi è stato coinvolto direttamente, il Giorno del ricordo non è solo una celebrazione, come testimoniano Nicola Missich, esule, e Chiara Sirk, presidente dell’ANVGD di Bologna, nel servizio di Roberta Castellano (montaggio di Stefano Buganè) trasmesso dai Rai3 regionale dell’Emilia-Romagna che può essere qui rivisto: