Bologna, la commozione di esuli istriani, fiumani e dalmati nel Giorno del Ricordo

Aveva 8 anni Nicola Missich quando fu costretto, nel marzo del 1944, a lasciare Zara. Esule, come centinaia di migliaia di italiani fuggiti dalle loro terre, Istria, Venezia Giulia e Dalmazia. E per la prima volta partecipa, commosso, alla celebrazione del Giorno del Ricordo a Bologna. Una seduta solenne del consiglio comunale per conservare e rinnovare la memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo di istriani, fiumani e dalmati.
In aula anche tanti giovani, in particolare studenti del liceo Fermi, che hanno partecipato ad un concorso promosso dal Comitato provinciale di Bologna dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – ANVGD. Un modo per riflettere e per conoscere un periodo storico che spesso non si arriva a studiare sui libri.
Una tragedia del secondo dopoguerra che è giusto e doveroso ricostruire e diffondere, come hanno sottolineato la presidente del consiglio comunale, Maria Caterina Manca, e il sindaco Matteo Lepore.
Per chi è stato coinvolto direttamente, il Giorno del ricordo non è solo una celebrazione, come testimoniano Nicola Missich, esule, e Chiara Sirk, presidente dell’ANVGD di Bologna, nel servizio di Roberta Castellano (montaggio di Stefano Buganè) trasmesso dai Rai3 regionale dell’Emilia-Romagna che può essere qui rivisto:

https://www.rainews.it/tgr/emiliaromagna/video/2023/02/la-commozione-di-esuli-istriani-fiumani-e-dalmati-nel-giorno-del-ricordo-3aa4164e-2489-40f8-92a7-ecef5d8e1a12.html

Domenica 12 febbraio, in stazione a Bologna, per ricordare il Treno della Vergogna. Quando Bologna non volle che un treno carico di esuli stremati si fermasse in stazione perché era il “treno dei fascisti”. Ogni anno ricordiamo! Presenti la presidente del Consiglio comunale Maria Caterina Manca, Chiara Sirk (Anvgd Bologna) e Federico Bellotti, Quartiere Navile

 

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