Una rotonda al Navile ricorderà le vittime delle Foibe e i profughi istriani e dalmati che dovettero fuggire dalle terre italiane e divennero inconsapevoli protagonisti dell'Esodo.
Tra i nomi delle nuove venti strade, piazze e rotonde, decisi nei giorni scorsi dalla Giunta comunale di Bologna c'è anche "Martiri delle Foibe", rotonda che sorgerà al Navile e che metterà un ulteriore importante tassello dopo decenni di polemiche e ritardi storici.
"Certo che siamo contenti, dopo tanti anni è stata riconosciuta anche qui la nostra tragedia." A parlare è Paolo Jelich, Vicepresidente del Comitato ANVGD di Bologna.
Figlio di profughi e nipote di infoibati, Jelich dà voce a chi per tanti anni si è sentito "cittadino di serie B". "Devo dire che negli ultimi anni a Bologna ci sono stati diversi momenti per ricordare questa tragedia, grazie al nostro costante rapporto con le istituzioni" che si sono adoperate per il recupero della memoria di quei fatti.
Questa ulteriore iniziativa è l'evidente segno che con la Targa alla Stazione di Bologna si è intrapreso il cammino giusto nei confronti del riconoscimento della nostra identità e della nostra storia: un risultato che mai si sarebbe raggiunto senza la lungimiranza e l'equilibrio dei nostri rappresentanti che, in tutta Italia, lavorano pazientemente e dialogano con tutti, unico percorso che può metterci di fronte a risultati che solo fino a pochi anni fa non avremmo neanche immaginato.