L’incubo terrorismo cala sulla Croazia. Ieri mattina alle 3.50 un ordigno è esploso sulla linea ferroviaria che collega Zagabria a Varaždin, vicino alla stazione di Podsused a Ovest della capitale. Non ci sono stati feriti ma la linea ferroviaria è stata interrotta fino alle 16 con gravi disagi per i viaggiatori visto che i treni hanno accusato ritardi attorno alle due ore.
L’esplosione è stata così potente da causare la rottura dei vetri delle finestre delle abitazioni circostanti per un raggio di quattrocento metri. Sul posto sono accorse le forze di polizia che hanno immediatamente transennato il luogo dell’esplosione mentre gli agenti sono stati sguinzagliati lungo i binari per cercare qualsiasi traccia che potrebbe rivelarsi utile alle indagini. Finora gli organi inquirenti non hanno fornito una versione ufficiale sulla deflagrazione e tutte le possibilità restano aperte, prima fra tutte quella di un attentato.
Finora non ci sono state però rivendicazioni di sorta. «Credevo che ci fosse stata un esplosione dovuta al gas – racconta al “Jutarnji list” una testimone che abita nella zona dello scoppio – i vetri della mia abitazione hanno tremato ma grazie al cielo non sono esplosi come quelli del mio vicino. Dopo lo scoppio ho visto decine di auto della polizia e camion dei pompieri che accorrevano. Meno male che il tutto è avvenuto nel corso della notte. Se l’esplosione si fosse verificata la mattina sarebbe stata una strage visto che l’intera aerea è piena di gente che lascia le proprie abitazioni per recarsi al lavoro».
La gente è spaventata e non riesce a credere che un ordigno sia stato collocato lungo i binari della ferrovia. «Ma dove siamo? – si chiede un altro testimone della deflagrazione – io credevo che queste cose accadessero solo a Belfast o in Iraq, deve essere stato un gesto disperato, qui si mette male».
(fonte “Il Piccolo” 10 gennaio 2012)
Rilievi tecnici sul tratto ferroviario interessato dall’esplosione (foto www.dnevnik.hr)