Nel volume sono raccolte le opere seguenti: L’onda dell’incrociatore, Amor militare, Il cavallo Tripoli, I giochi di Norma, Primavera a Trieste e altri scritti, Sotto il cielo di Russia, Primavera a Manhattan, Il vecchio e il giovane,Quarantotti Gambini, un “italiano sbagliato”. “Nel panorama letterario del novecento Quarantotti Gambini è lo scrittore che merita più di ogni altro la definizione di figura anomala. Bibliotecario, eppure uomo d’azione e grande viaggiatore. Amato dagli editori impegnati, eppure pericolosamente sentimentale, e proprio nella stagione del neorealismo. Romanziere nel senso più classico, eppure autore di saggi narrativi e reportage che nulla hanno da invidiare ai migliori esempi di non fiction anglosassone. Un “italiano sbagliato” insomma, come usava definirsi, che non si attirerà le simpatie né dei conservatori né tantomeno dei nuovi progressisti.A differenza di altri grandi irregolari, la fama di Pier Antonio Quarantotti Gambini si è però esaurita pochi anni dopo la sua morte. Ed è questa, quindi, un’occasione quanto mai propizia per dimostrare coi fatti – i fatti sedimentati della letteratura – quanto afferma lui stesso in una lettera a Umberto Saba: ‘Il tempo fa crescere tutto ciò che non distrugge’.
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