BUIE – “ È da due anni a questa parte che stiamo tentando di dare alla nostra scuola elementare il nome di Edmondo De Amicis. Ora, a quanto pare, finalmente la nostra proposta è stata presa seriamente in considerazione, visto che figura inserita all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio della Regione Istriana, prevista per lunedì prossimo, 21 febbraio a Pisino”. Così la direttrice della Scuola elementare italiana di Buie, Giuseppina Rajko, a proposito della bella iniziativa.
Nel contempo il Consiglio conteale dovrebbe prendere lunedì pure un’altra decisione importante per la Comunità nazionale italiana del Buiese. Quella di ufficializzare la proposta di fare della scuola elementare di Portole “Milan Šorgo”, fino ad ora soltanto con lingua d’insegnamento croata, una scuola bilingue. L’uso della lingua italiana a Portole, è da sempre molto diffuso, ma da decenni questo piccolo Comune non ha né un asilo né una scuola italiana. Si tratta dell’unico Comune dell’ex Buiese che ha uno Statuto soltanto parzialmente bilingue e che finora non aveva un’elementare italiana ma soltanto una scuola croata.
“La lingua d’uso ufficiale nel Comune di Portole è quella croata, ma il nostro Statuto prevede anche un ampio uso della lingua italiana, sia a livello parlato che scritto, anche se sul territorio di nostra competenza esiste una Comunità degli Italiani ed è quella di Gradigne, che conta 180 soci” – ci spiega il sindaco di Portole, Aleksander Krt, in carica dal 1993”.
Per quanto concerne il nuovo nome dell’elementare italiana di Buie, ricorderemo che Edmondo De Amicis, noto scrittore italiano, nacque a Oneglia, in provincia di Imperia, il 21 ottobre del 1846. Dopo aver frequentato il liceo a Torino, si iscrisse all’Accademia militare di Modena. L’idea della vita militare come positivo metodo d’educazione e come cammino dell’individuo verso l’integrità ed il controllo di sé, rimarrà sempre viva in De Amicis, affiorando spesso nelle sue opere. E il primo approccio significativo di De Amicis al mondo della letteratura sarà mediato proprio dall’esperienza militare: dopo aver partecipato come luogotenente alla battaglia di Custoza, egli pubblicò una raccolta di bozzetti dal titolo “La vita militare” (1868), il cui successo lo incoraggiò a proseguire sulla strada della scrittura letteraria e del giornalismo, come inviato de “La Nazione” di Firenze.
Divenuto lo scrittore più letto in Italia, in seguito allo straordinario successo del libro “Cuore”, pubblicato nel 1886 (uscì a Milano ed è a tutt’oggi, dopo Pinocchio di Collodi, il più celebre libro per ragazzi scritto in Italia e uno dei più famosi del mondo), De Amicis si interessò sempre e molto dei problemi sociali, seppure visti con uno spirito umanitario e li descrisse in molte delle sue opere, le più note delle quali sono “Oceano”, un libro che parla degli emigrati italiani dell’epoca, “Il romanzo di un maestro”, “La maestrina degli operai”, “Lotte civili”, “La carrozza di tutti”. Anche se ormai il suo nome, nella mente del lettore comune, è legato quasi esclusivamente al libro “Cuore”, De Amicis svolse anche una lunga e prolifica attività giornalistica, che lo portò ad analizzare con occhio attento e critico la realtà contemporanea; un lavoro di analisi che, tra l’altro, lo avvicinerà agli ideali socialisti.
Vanno ricordati, tra i suoi importanti reportage di viaggio, quelli dedicati alla Spagna (1873), all’Olanda (1874), al Marocco (1876) e a Costantinopoli (1878). Gli ultimi anni della vita di De Amicis furono segnati dalla morte dell’amatissima madre e dal suicidio del figlio Furio. De Amicis morì a Bordighera l’11 marzo del 1908.
Ma pochi sanno che De Amicis è stato anche a Buie, dove è stato perfino testimone di battesimo. L’autore del libro “Cuore” fu dunque un po’ anche buiese. E c’è una chicca anche per Portole, visto che papa Roncalli da giovane officiò in questa piccola località del Buiese una messa, anche se solo come ordinario militare.
Franco Sodomaco