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“Caccia grossa” alle case abusive in Istria e Dalmazia (Il Piccolo 20gen13)

La Croazia intensifica la lotta all’abusivismo edilizio: una piaga che colpisce, pesantemente, la costa e le isole. E i cittadini rispondono: la corsa alla legalizzazione produce frutti inattesi. Ma la battaglia continua: sono più di 31mila le ordinanze di demolizione già in essere. E oltre la metà riguardano Istria, Dalmazia e Quarnero.

 

La massiccia corsa alla legalizzazione, scoppiata dopo l’approvazione della legge ad hoc, ha sorpreso persino gli addetti ai lavori, compreso il ministro dell’Edilizia e dell’Assetto territoriale, Anka Mrak Taritas. Si stimava infatti che nei competenti uffici sarebbero giunte, entro il 31 dicembre, all’incirca 50 mila richieste per la legalizzazione di costruzioni abusive in Croazia e invece ne sono arrivate 74 mila e 587. «I cittadini croati hanno dimostrato di essere più coscienziosi nei riguardi dello status dei loro immobili – ha rilevato il ministro – negli ultimi cinque mesi, da quando è stata varata la relativa legge, sono state avanzate 60 mila richieste. Un vero assalto si è avuto negli ultimi 45 giorni del 2012, con 37 mila e 500 documentazioni».

 

Mrak Taritas ha fatto presente che entro la fine dell’anno sono state legalizzate 8.223 costruzioni, centinaia delle quali in Dalmazia, Quarnero e Istria. In tutto finora sono state prese in esame 12 mila e 370 pratiche, il 17 per cento del totale. Va ricordato che entro il 31 dicembre dovevano muoversi i proprietari di quelle strutture per le quali era già stata emanata l’ordinanza di demolizione. «Tutti gli altri – ha ricordato il ministro – potranno farlo non oltre il 30 giugno di quest’anno e non ci sarà alcuna proroga del termine». I due citati termini si riferiscono alle costruzioni illegali fatte sorgere dopo il 21 giugno 2011, data che costituisce una sorta di “linea della morte”. Gli immobili evidenziati dopo quella data non possono in alcun modo venir posti in regola con la legge e dunque saranno abbattuti.

 

«Riprenderemo a demolire gli immobili senza permessi – aggiunge il ministro Mrak Taritas – già a partire dalla prima settimana di febbraio. Finora abbiamo emesso 31.716 ordinanze di abbattimento. Per questi immobili sono in corso 14.726 procedure di legalizzazione, 25 pratiche sono state respinte e per le restanti 16.965 stiamo studiando i documenti fattici pervenire».

 

In questa graduatoria, la regione del Quarnero e Gorski kotar denota 3.532 ordinanze di demolizione, l’Istria (aree di Pola, Dignano, Rovigno, Cittanova, Umago, Parenzo e Pisino) 1.693, lo Spalatino 7.886, lo Zaratino 1.400, il Raguseo 992 e lo Sebenzano 1.316. Complessivamente più di 16mila. La classifica dei decreti di legalizzazione concessi vede al primo posto la contea di Spalato (1.007), con piazza d’onore spettante al Quarnero e Gorski kotar (757). Si crede che in Croazia le costruzioni illegali siano 250–300 mila, molte delle quali nella regione adriatica, isole comprese.

 

Andrea Marsanich

“Il Piccolo” 20 gennaio 2013

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