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Capodistria, polizia e bilinguismo: si rispettino le leggi – 15ott13

Incontro ieri mattina a Capodistria tra i vertici della Comunità autogestita della nazionalità italiana costiera e una delegazione della Polizia slovena, composta da Tomaž Pečjak, consigliere del direttore generale e da Danimir Rebec, che guida la Direzione di polizia a Capodistria.

Al centro dell’incontro, che ha visto la partecipazione anche dei rappresentanti delle CAN comunali di Isola, Pirano e Capodistria, è stata la collaborazione bilaterale, il rispetto del bilinguismo e delle altre particolarità esistenti nel territorio nazionalmente misto. I responsabili delle forze dell’ordine hanno posto in rilievo che nei loro piani sono 335 i posti di lavoro che prevedono l’uso dell’italiano nei rapporti con la cittadinanza e che 280 di questi sono effettivamente occupati.

Come rilevato dal presidente della CAN costiera, Alberto Scheriani, è importante che il numero di funzionari tenuti a conoscere la lingua della nostra comunità non diminuisca e che anzi l’organico sia completato per garantire servizi bilingui. In base alla legge sulla polizia, la CAN ha chiesto anche di essere interpellata sui trasferimenti dei dirigenti nella regione costiera.

Nel contesto è stata rilevata l’importanza di mettere a disposizione delle parti formulari in sloveno ed italiano in tutte le stazioni di polizia, per i verbali delle pattuglie esterne e di tutte le altre procedure che coinvolgono gli appartenenti alla CNI. Il ministero degli Interni sarà sollecitato a rispettare questo obbligo di legge.

Dal colloquio è emerso l’interesse della polizia per informare meglio i propri appartenenti, soprattutto quelli provenienti da altre regioni, sulla realtà storica della fascia costiera, sulle istituzioni della Comunità Nazionale Italiana e sulle loro attività. È stata concordata ancora una forma di contatti continui per favorire la reciproca conoscenza dei massimi esponenti della polizia e della CNI, che prevedano la partecipazione diretta a riunioni di particolare interesse.

Le due parti hanno stabilito, inoltre, di verificare ogni semestre il rispetto del bilinguismo e delle altre norme specifiche a tutela degli italiani che vivono in Slovenia. Gli alti dirigenti della polizia hanno espresso massima disponibilità a realizzare quanto stabilito, venendo incontro alle richieste della CNI. Il presidente Scheriani ha valutato lo scambio d’informazioni come molto positivo. La presenza delle CAN comunali permetterà, infine, di informare adeguatamente i connazionali della fascia costiera sui rapporti instaurati con la polizia slovena.

gk / “la Voce del Popolo” 11 ottobre 2013

 

 

 

Agenti della polizia slovena (foto www.policija.si)

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