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CARABINIERE CACCIOLA, LE NOTIZIE

Leggendo “Difesa Adriatica” di aprile mi sono soffermato sul caso del carabiniere Antonino Cacciola scomparso a fine aprile 1945 dalla piccola cittadina istriana di Dignano,
Per conoscenza diretta, faccio presente che in quel periodo militari e civili arrestati dai partigiani di Tito e rinchiusi nelle carceri di Dignano d’Istria (fra questi mio padre insegnante elementare e il fratello), dopo alcuni giorni di detenzione, a gruppi (legati ai polsi con filo di ferro) vennero trasferiti nelle famigerate prigioni titine del Castello dei Montecuccoli a Pisino (anticamera della morte). Dopo un sommario processo sparirono nel nulla, probabilmente infoibati nelle ore notturne.
Il responsabile di tale mattanza era il capo del tribunale del popolo, l’aguzzino titino Ivan Motika.
Dopo sessant’anni di vergognoso silenzio di stato, imposto da una classe politica opportunista, è giunto il momento che coloro che si sono macchiati di tanta crudeltà e infamia, debbano rendere conto alla storia.
Queste povere innocenti vittime giacciono tuttora dimenticate in quelle voragini rocciose e nessuno si è mai preoccupato di dar loro una degna sepoltura.

L.A., Roma

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