Con la morte di Carmelo Testa, Presidente e animatore del Comitato Provinciale di Avellino, l’ANVGD perde un testimone delle vicende italiane della II guerra mondiale e in particolare della storia dell’Istria in quei tragici anni.
Carmelo era nato e risiedeva a Pola da famiglia di origine campana. Era uno di quei “regnicoli” che diventavano più “giuliani” di noi, nella mentalità e nei valori di fondo. Per questo si fece fondatore del Comitato ANVGD di Avellino, cui ha saputo dare per decenni spazio e credibilità nella vita della provincia campana.
Attaccato alla “sua” Pola era stato giovanissimo combattente del Corpo Italiano di Liberazione, che risalì la penisola dal dicembre 1943 all’aprile 1945. Partecipò all’eroico combattimento di Montelungo nel dicembre 1943 ove caddero tanti giuliani e dalmati, per restituire l’onore alle armi italiane e nella speranza di conservare all’Italia la loro terra natale.
Fu nei primi reparti regolari italiani che entrarono in Bologna liberata nell’aprile 1945, riportandovi i simboli della sovranità nazionale e della rinascita della Patria. C’è una foto storica che lo mostra in uniforme mentre percorre Via Rizzoli alla testa di una composta colonna di militari italiani in armi.
Coerente con la sua origine e la sua giovinezza fu tutta la vita di Carmelo Testa, militante nel movimento operaio cattolico, ove contrastò con vigore e intelligenza ogni pretesa di egemonia dell’ideologia comunista.
Personalmente mi fu amico e vicino nel Movimento Cristiano Lavoratori, che era caratterizzato dalla fedeltà alla dottrina sociale cristiana senza cedimenti ad ideologie estranee alla tradizione cattolica.
Per questo lo ricordo e lo onoro come parte della mia vita e del mio impegno politico e associativo.
Roma, 8 agosto 2013
Lucio Toth, presidente onorario ANVGD