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Caserta24ore – 080208 – Cordoglio per il genocidio

(di Loris Palmerini) Cordoglio per il genocidio Dalmato, Istriano, Giuliano e Veneto la cui ricorrenza è il 10 febbraio. Per capirne di più su quanto avvenuto, un estratto dal mio libro “La Repubblica mai nata”.
Il 27 ottobre 1943 il maggiore Linn M. Farish (americano) consegna al Servizio Operazioni Strategiche (O.S.S.) a Bari la relazione della sua missione sugli obiettivi politici e militari di Tito, dandogli ampio credito e affermando la necessità di prestargli aiuto. Secondo lui gli anglo-americani avano già fatto un errore il mese prima quando non sostennero i partigiani durante la loro occupazione di Spalato. Da quel momento, molte isole e ampi tratti della costa dalmata, già controllate dai partigiani titini ebbero rifornimenti via area e via mare. Farish aveva chiesto “un limitato appoggio aereo lungo la costa dalmata al fine di proteggere le linee di rifornimento” , ma si ritenne che Zara, ad oltre 200 chilometri in linea d’aria, fosse una minaccia, e così già a partire da novembre gli anglo-americani cominciano a bombardarla insieme all’Istria. Invece Zara non era nemmeno collegata alla ferrovia, e non ave va che una strada poco praticabile per oltrepassare le alpi che la separano dal resto della Jugoslavia. Infatti a Zara e nel circondario non vi erano più di 1200 soldati tedeschi nel momento di massima occupazione. Il fatto è che Tito voleva far bombardare Zara sebbene non ve ne fosse necessità militare1 .
Alla fine della guerra i bombardamenti alleati saranno stati 54 e causa di numerosissime vittime civili.

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