L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia è memore delle sofferenze patite a causa dei regimi totalitari, accomunati da medesime pratiche.
Da noi per via del terreno erano foibe, ma si è trattato di metodi consolidati e ubiquitari in tutta Europa: le liste di proscrizione, talvolta i processi sommari, poi le fosse comuni, oppure le deportazioni e per chi sopravviveva la inumana detenzione in campi di rieducazione attraverso il lavoro.
Richiamiamo l’attenzione sul 23 agosto, Giornata europea di commemorazione delle vittime di tutti i totalitarismi. È giornata internazionale, istituita dal Parlamento Europeo già dal lontano 2008, ma pure osservata al di là dell’Oceano come Black Ribbon day, “Giorno del nastro nero”, infine fortemente raccomandata dalla ormai storica Risoluzione del Parlamento Europeo datata 19 settembre 2019. I
n Italia per diverse ragioni è ancor poco conosciuta: forse perché il patto Ribbentrop – Molotov (la data scelta ne ricorda la firma il 23 agosto 1939 appunto) ebbe le sue ripercussioni immediate e pratiche soprattutto nella regione centro-orientale del continente; forse anche per l’inibizione esercitata negli anni scorsi dalla influente diplomazia della Federazione Russa; ma anche per una storica difficoltà in Italia da parte di forze politiche, mondo associativo e agenzie culturali a fare i conti con un certo passato.
L’Anvgd si sente vicina e affine a quell’associazionismo resistenziale e patriottico (Federazione Italiana Volontari della Libertà, Associazione Partigiani Osoppo e Centro Pannunzio di Torino in primis) che, superando una certa vulgata a senso unico, condanna i totalitarismi di tutti i colori.
Valter Lazzari
Consigliere nazionale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia