Ricorre domani, 14 febbraio, il 169.esimo anniversario della nascita della poetessa, rivoluzionaria e insegnante albonese Giuseppina Martinuzzi, nata nel 1844 e scomparsa nel 1925. Il compleanno della Martinuzzi, conosciuta per la sua lotta per i poveri e l’uguaglianza tra uomini e donne, sarà festeggiato questa settimana nella Biblioteca civica e nella sede della locale Comunità degli Italiani, che porta il suo nome.
Così oggi, nella Biblioteca civica, avrà luogo una serata di poesia e musica, alla quale prenderanno parte i giovani poeti della Scuola media superiore “Mate Blažina” Lea Salamun, Nino Faraguna, David Fable e Luka Stemberga, con la loro insegnante Branka Komljenović, nonché i membri del laboratorio filodrammatico “Era”, operante nell’ambito del progetto “Albona – Città sana”. Tra i partecipanti pure Mirela Vidak, poetessa e preside della Scuola elementare “Ivan Goran Kovačić” di Cepich, e il coro di bambini “Mornica”, diretto da Aleksandra Korolija. Il programma inizierà alle 18 e sarà moderato dalla poetessa Roberta Razzi. Domani, 14 febbraio, gli esponenti della Comunità degli Italiani di Albona deporranno una corona di fiori sulla tomba della Martinuzzi, mentre alle 17, nella sede del sodalizio, avrà inizio una serata che prevede la presentazione del lavoro che gli alunni della Scuola elementare “Matija Vlačić”, guidati dall’insegnante Barbara Kokot, avevano realizzato l’anno scorso nell’ambito del Programma di scambio tra Albona e Manzano. Ricorderemo che gli alunni albonesi avevano preparato una presentazione sulla vita e l’opera della Martinuzzi, mentre i loro coetanei di Manzano si erano occupati della poetessa manzanese Caterina Percoto.
Accanto alla presentazione del progetto, al Teatrino sarà proposto pure uno spettacolo del gruppo filodrammatico “Arcobaleno”, del laboratorio teatrale della CI in collaborazione con la SMS “Mate Blažina” e il progetto “Albona – Città sana”. Si tratta della messa in scena della poesia “La fiaba delle campane sommerse”, del poeta albonese Daniel Načinović, che è stata pubblicata nella raccolta “Orme armoniose”, uscita l’anno scorso con il sostegno della CI albonese. La regia è di Čedomir Ružić, con l’assistenza di Amneris Ružić.
(fonte “la Voce del Popolo” 13 febbraio 2013)