Si legge su «L’Arena di Pola» del 24 febbraio 1990: “È stato solennemente scoperto a Udine, all’ingresso del cimitero centrale, un monumento che si compone di una lastra in pietra di Aurisina (alta m 2.50, larga m 1.25, e con cm. 8 di spessore) sulla quale sono applicate le fusioni in bronzo di due figure umane legate per i polsi che precipitano in un abisso, ma come se anelassero al cielo, lo stemma dell’ANVGD e la scritta ‘Ai fratelli giuliani e dalmati caduti nel nome d’Italia’. Allo scoprimento del cippo hanno parlato il presidente dell’ANVGD di Udine Silvio Cattalini, il generale Francesco Bettin (che ha ricordato il martirio in una foiba di suo padre), il sindaco di Udine Piergiorgio Bressani”. (L’Arena di Pola, 24 febbraio 1990, p.1).
Si tengono ormai davanti a quel Monumento le cerimonie per commemorare i giuliano dalmati uccisi nelle foibe dalla crudeltà della guerra e tutti i defunti d’Istria, Fiume e Dalmazia. Il celebrante quest’anno è stato don Ermenegildo Barbetti, che avendo vissuto a Trieste, entrò in contatto col dramma dell’esodo giuliano dalmata. Martedì 14 novembre 2023 nella chiesa del Cimitero di Udine, lui ha celebrato la Santa Messa con grande sensibilità. Invitato a parlare, l’ingegnere Sergio Satti, classe 1934, esule di Pola e decano dell’ANVGD di Udine, ha ricordato brevemente i fatti accaduti alla fine e dopo la seconda guerra mondiale.
Rosalba Meneghini, delegato organizzativo dell’ANVGD di Udine, ha pronunciato alcune sentite preghiere all’Ascoltaci Signore, anche in dialetto istriano, avendo avuto la mamma e nonni di Rovigno, mentre Bruna Zuccolin, presidente del Comitato Provinciale dell’ANVGD di Udine, ha ricordato i nomi dei defunti di questi ultimi tempi. In rappresentanza del Comune di Udine ha partecipato la consigliera Chiara Gallo.
Al termine della cerimonia c’è stato un breve corteo con labaro e solenne corona d’alloro dal tempio sacro fino al Monumento dei caduti giuliano dalmati, opera di Nino Gortan del 1990, all’ingresso del Cimitero monumentale. In conclusione si è avuta la benedizione e la recita della Preghiera dell’Infoibato, scritta nel 1959 da Mons. Antonio Santin, vescovo di Trieste e Capodistria. Davanti al monumento ha parlato la presidente Bruna Zuccolin, per sottolineare l’importanza del ricordo e lo spirito di pace della manifestazione. Sono quindi intervenuti Sergio Satti, Chiara Gallo e Elio Varutti. Poi ci sono stati i mesti squilli di tromba e il silenzio di Silvio Loreti, oriundo di Spalato, oltre che socio ANVGD.
Tra i vari soci dell’ANVGD presenti alle cerimonie si sono notati Bruna Travaglia, di Albona, Giorgio Benussi, di Rovigno, Eda Flego di Pinguente e Daria Gorlato, di Dignano d’Istria. Poi c’era Alberto Nadbath, con babbo che fu di Abbazia, in rappresentanza del Villaggio giuliano di via Casarsa a Udine. Erano presenti pure Giuseppe Capoluongo, del Club UNESCO di Udine e Elena Pobulavez. In chiesa sono state esposte le bandiere d’Istria, Fiume e Dalmazia e il labaro dell’ANVGD, grazie alla sensibilità del diacono Lorenzo.
- “Memoria a Udine”, «L’Arena di Pola», del 24 febbraio 1990, p. 1.
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Progetto e ricerca di Elio Varutti, coordinatore del Gruppo di lavoro storico-scientifico dell’ANVGD di Udine. Networking a cura Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Grazie a Alessandra Casgnola, Web designer. Lettori: Bruna Zuccolin, presidente ANVGD di Udine, Sergio Satti e Girolamo Jacobson. Fotografie di Elio Varutti e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Via Aquileia, 29 – primo piano, c/o ACLI. 33100 Udine. – orario: da lunedì a venerdì ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin. Vicepresidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara Rossi. Sito web: https://anvgdud.it/
Fonte: ANVGD Udine – 16/11/2023