Nell’autunno del 1943 e nella primavera del 1945, nell’Istria, Fiume e Dalmazia reduci dal ventennio di dittatura fascista e dall’occupazione nazista poi, il vuoto di potere lasciò spazio a feroci ondate di violenza. I partigiani comunisti jugoslavi di Josip Broz detto Tito misero in atto arresti, esecuzioni, deportazioni nei campi di concentramento balcanici, portando alla morte brutale di migliaia di civili e all’esodo di altrettante persone, persino a guerra finita. Nelle foibe, sparirono migliaia di persone, un genocidio che non teneva conto di età, sesso e religione. Negli anni successivi al secondo conflitto mondiale, per sfuggire al regime di terrore imposto dalle milizie titine, in Istria, si svuotarono intere cittadine dando vita ad una vera e propria diaspora di cittadini di etnia e di lingua italiana. Persone che da Pola, da Fiume, da Zara, dall’intera Istria lasciarono ogni cosa e che anche con la nave “Toscana” raggiunsero i più sicuri confini d’Italia
Molti di loro trovarono rifugio nell’ex Collegio Cordellina di Santa Maria Nova, a Vicenza, dove vennero accolti mille esuli istriani. Sappiano gli attuali alunni della Scuola Media A. Giuriolo che la loro aula era suddivisa con del compensato in otto box ove vivevano intere famiglie senza alcun riscaldamento, poca luce e nessuna intimità.
In quelle condizioni di dura vita promiscua, gli ultimi arrivati furono sistemati nei cameroni, si cercava una parvenza di intimità familiare delimitando uno spazio chiamato Box in cui le pareti erano fatte da coperte appese a delle corde. Alla mensa una lunga fila con in mano un pentolino per ricevere una minestra riscaldata da consumare nel box. Pochi bagni in comune dove, con l’acqua gelata, si lavavano le stoviglie e si provvedeva all’igiene personale.
Risulta difficile raccontare ai nostri figli e ai nostri nipoti i sacrifici fatti dai loro nonni perché ne conoscano le vicende e le conservino nella mente e nel cuore.
Per ricordare l’arrivo dei primi mille Esuli istriani, fiumani e dalmati il 3 febbraio 1947, venerdì 3 febbraio alle ore 11:00 si svolgerà la cerimonia commemorativa istituzionale con il Prefetto, il sindaco di Vicenza e la rappresentanza del Comitato provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.