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Che dici di un corso di croato a Milano?

Ciao Claudio! Sono contenta della tua rubrichetta, finalmente qualche babezzo… Bene, sai cosa ti volevo dire? Sai cosa ho combinato? A settembre 2007 mi sono iscritta a un corso serale di croato, qui a Milano. Ci sono altri esuli, non tutti con nomi italiani (o italianizzati, come il mio) e anche gente “italiana”. In tutto poca gente. Ci ho pensato per molto tempo: i miei si rivoltano nella tomba. Io però penso che una buona volta bisogna accantonare e andare avanti, per evitare che Storia e le brutte storie si ripetano… Ciao!

Tullia Pace
fiumana nata in via Bolzano, 8 il 27 gennaio 1946 e arrivata a Milano in un cestino

 

 

Cara amica Tullia, grazie per il Suo contatto simpatico, vivo e vibrante. Non male come percorso il Suo. Si è iscritta a un corso di croato? Francamente (e con il cuore) La promuovo a 100 punti. Perché? Semplice.
Mi ha colpito positivamente la modernità, l’attualità della frase «..evitare che Storie e le brutte storie si ripetano…». Anch’io lo ripeto: quelle terre trasuderanno sempre l’antica presenza culturale e storica della nostra civiltà. Lei, in un istante, ha trasmesso che ci si può innalzare da ricordi nostalgici, spesso dolorosi. Innalzarsi per poter rivedere con dignità il nostro futuro.
Quelle terre vivono speranze in evoluzione; l’importante è ricordarle, viverle, riviverle con occhi nuovi, costruttivi, senza farsi toccare da polemiche e rimpianti. Mi fa piacere constatare che lei sia Acquario. Segno lungimirante, moderno, non banale. Spero che coltivi qualche contatto con la sua terra d’origine, quest’anno potrebbe donarLe una nuova, intensa pagina da scrivere. Una sincera stretta di mano.
P.S. I Suoi cari non si stanno rivoltando nella tomba ma la osservano con affetto. Sono orgogliosi di Lei!

Claudio

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