A pochi giorni dalla Giornata del Ricordo, arriva la notizia che è in preparazione il nuovo soggetto del regista Antonello Belluco “Rosso Istria”, con le musiche di Simone Cristicchi. Si parla del dramma del confine orientale del dopo guerra, si racconta la tragedia del popolo istriano-dalmata, privato della propria terra alla fine del secondo conflitto mondiale. Una storia spesso ancora oggi sottaciuta che ripercorre gli orrori cui gli italiani d’Istria furono sottoposti al momento del passaggio di quel territorio sotto la dittatura comunista di Tito, che costrinse un’intera popolazione ad un esodo forzato privando della vita molti di loro massacrati e gettati spesso ancora vivi nelle foibe. Il lungometraggio, che verrà girato principalmente a Padova, racconterà anche la storia di una giovane studentessa, Norma Cossetto, laureanda all’università di Padova, barbaramente violentata e uccisa dai partigiani titini per la sola colpa di essere italiana. Una storia che vuole mantenere viva la memoria di un territorio “svenduto” e umiliato, che nel tempo si è riscattato attraverso le centinaia di storie di istriani scampati alla tragedia ed agli orrori, un popolo fiero che ha saputo riannodare i fili della propria italianità trasferendo i ricordi e riaccendendo speranze e sogni nei cuori dei suoi figli. Come in quello di Belluco, artista sensibile ed attento che già con la prima opera, il film “Il Segreto di Italia”, che racconta senza mezzi termini l’eccidio di Codevigo ad opera di brigate partigiane, ha voluto ricordare quello che ancora oggi a distanza di settant’anni anni, non è opportuno mettere a nudo in termini politici.
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