POLA – “Quindici persone di nazionalità italiana sono state interrogate in questi giorni dalla polizia a Cittanova. Il reato loro addebitato è quello di desiderare che il direttore della locale scuola elementare in lingua italiana sia Italiano”. Lo ha sottolineato il presidente dell’Unione Italiana, Furio Radin, nel corso della conferenza stampa tenuta a Pola, nella quale si è soffermato sugli ultimi risvolti della vicenda legata al concorso per la nomina del direttore della scuola elementare italiana di Cittanova, che aveva visto in lizza Floriana Bassanese Radin e Mariza Labinjan. Il Comitato scolastico, lo ricordiamo, aveva accolto la domanda della professoressa di inglese Mariza Labinjan, ma gli altri organismi competenti non l’avevano appoggiata. Il fatto aveva scatenato un polverone mediatico. La sezione dell’Accadizeta di Cittanova si era rivolta alla Procura di Stato sostenendo che la bocciatura di Mariza Labinjan era dovuta al fatto che l’insegnante si dichiara di nazionalità croata. Hanno fatto seguito gli interrogatori: la polizia ha convocato tra gli altri la presidente della locale Comunità degli Italiani. Il presidente dell’Unione Italiana ha sottolineato che quanto sta succedendo è il frutto di una politica locale spicciola, ovvero della volontà di fomentare l’intolleranza nazionale”. Dai tempi della crisi di Trieste, nel 1954 non si erano visti da queste parti interrogatori di massa di appartenenti a una minoranza, ha denunciato Furio Radin, invitando a smetterla di terrorizzare la gente onesta.
Arletta Fonio Grubiša