Il treno zigzaga e sbuffa, "ciuf ciuf"; zigzagando parti delle unità costitutive del convoglio si sono sganciate e ora si trovano sparse lungo la massicciata… Avrei volentieri inviato un reclamo, ma consultando l'elenco telefonico non risulta alcun indirizzo stradale a cui inviare le urgenti correzioni del malfunzionamento…
Signori, diamoci una calmata! Non credo che così si difenda, veramente, la nostra causa. certamente non è così che si può aspirare ad ottenere rispetto e attenzione. Così s’incoraggia soltanto l’escalation alla divisione, alla discordia, alla caccia al diverso, all’incapacità a distinguere e ad ascoltare.
Rifiutare il dialogo è una povertà avvilente, meschina. Così non è una pedagogia civile né, tantomeno associativa.
L’associazionismo non è un soprammobile, polveroso, nel salotto di casa, non è un feudo del sovrano, non si può pensare che uno solo ha ragione.
E’ dannoso fotocopiare le gerarchie del Paese. Le fotocopie sono sempre più brutte dell’originale; poi, così, cari amministratori, politici, non m’interessate. Io non mi sottometto, non chino il capo. La libertà non sta nello scegliere tra il bianco e/o il nero, ma nel sottrarsi ad una scelta prescritta.
L’obbedienza, una volta, era una virtù, la sottomissione è l’esecuzione di un ordine. Così, è una chiamata alle armi, all’arroganza: “per il re e per la patria”, con il “credere ed obbedire” abbiamo distrutto intere generazioni… E’ questo che vogliamo?
Ora, come allora, ci vorrebbe un minor tasso di faziosità. Un pochino d’autocontrollo, per favore, sarà utile a tutti.
Matteo Fabris