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Codarin eletto presidente di EstEnergy (Il Piccolo 10 mar)

Si toglie la casacca di consigliere d’amministrazione della società-madre e infila il vestito da presidente di una diretta controllata. Atterraggio morbido extra-lusso per Renzo Codarin, nuovo numero uno di EstEnergy, nominato il giorno dopo essersi dimesso da componente del cda di AcegasAps spa. A fargli spazio, nella società che si occupa della vendita per i prodotti energetici del gruppo AcegasAps, è stato giovedì mattina Massimo Paniccia (che rimane al vertice della multiutility) dopo che mercoledì Codarin aveva comunicato il proprio addio alla società quotata in borsa e controllata dai Comuni di Trieste e di Padova.

 

Così in questo meccanismo di caselle che si svuotano per poi riempirsi di nuovo di lì a poco, l’indomani – sempre giovedì dunque – è arrivata la ratifica delle dimissioni di Codarin da parte del board dell’ex municipalizzata, con l’ingresso per cooptazione dell’avvocato Giovanni Borgna, specializzato in diritto societario, e dell’ingegner Giorgio Sulligoi, esperto di energia e ambiente, docente universitario, già membro del cda della Sincrotrone Trieste e candidato alle ultime elezioni comunali (non eletto) con la lista civica cosoliniana “Trieste Cambia”. I due nuovi entrano al posto proprio di Codarin e di Manlio Romanelli, che aveva rassegnato le proprie dimissioni nell’ottobre scorso. Prim’ancora, in estate, entrambi avevano lasciato i loro posti nel cda della holding, su invito del sindaco Roberto Cosolini. Avvicendamenti da spoils system. Prassi ripetutasi per la spa. Ma a cui Codarin, presidente in carica della Federazione delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati, uomo di area cattolica vicino al centrodestra («Oggi non più nel direttivo del Pdl, cui peraltro attualmente non sono nemmeno iscritto», precisa il diretto interessato), in qualche modo riesce a resistere: per lui il ruolo di presidente di EstEnergy (controllata al 51% da AcegasAps e al 49% da AscoPiave) nonostante l’amministrazione comunale di Trieste sia guidata, dal maggio 2011, dal centrosinistra. «È una sfida molto interessante in un’azienda molto importante per la città», commenta il neo-nominato Codarin.

 

In realtà, a una prima analisi, la soluzione trovata sembrava mascherare, rendendola più elegante e graduale, la sua uscita di scena, considerando che il cda di EstEnergy scade già il 30 aprile prossimo (gli altri quattro componenti sono l’amministratore delegato Claudio Fabbi e i consiglieri Cesare Pillon, ad di AcegasAps, Gildo Salton e Luigi Tarzia). Poco più di un mesetto e altro ribaltone? Pare invece di no: i rumors dicono che nell’assemblea che verrà convocata fra un mese e mezzo, il consiglio di amministrazione dovrebbe essere teoricamente riconfermato per un altro anno. Sino all’aprile del 2013, quando anche i vertici di AcegasAps arriveranno a scadenza.

 

Intanto, la doppia indicazione di Borgna e Sulligoi per il cda della multiutility è anche la prima passata attaverso i raggi infrarossi del Comitato di garanzia per le nomine, dopo la sua presentazione pubblica in Comune. I componenti – il presidente Arrigo de Pauli, Loredana Catalfamo, Giulio Gregori e Alice Pesiri – hanno dato il via libera ai due nomi. «Nell’ambito del rapporto di collaborazione con i vertici di AcegasAps – fa il punto il sindaco Roberto Cosolini -, mi pare corretto che questa amministrazione abbia nel cda della controllata dei rappresentanti di propria diretta espressione. Sono persone di alto profilo tecnico, che possono rafforzare il legame tra la società e il Municipio».

 

Matteo Unterweger

“Il Piccolo” 10 marzo 2012

 

 

 

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