Renzo Codarin è stato riconfermato presidente della Federazione degli esuli istriani, fiumani e dalmati per il biennio 2007-2009. La nomina è arrivata ieri, durante il Consiglio della Federazione, svoltosi nella sede dell’Associazione delle comunità istriane di via Belpoggio 29, alla presenza dei delegati dell’Anvgd guidati da Rodolfo Ziberna, con Guido Brazzoduro rappresentato da Renzo de’ Vidovich e alla presenza del presidente dell’Associazione delle comunità istriane Lorenzo Rovis.
Codarin è stato eletto con voto unanime. La vicepresidenza spetta invece a Lucio Toth, dell’Anvgd, e a Lorenzo Rovis delle Comunità istriane. Giorgio Varisco è stato confermato nell’incarico di segretario generale. Durante l’assemblea è stato eletto anche il Collegio dei Provibiri.
La seduta è stata aperta da Lorenzo Rovis, che ha sottolineato, nel suo intervento, il periodo «travagliato e ricco di tensioni» dal quale è uscita la Federazione. «Ora il cambiamento generale del clima all’interno delle associazioni che la compongono – ha aggiunto – è invece palpabile», e ciò è stato riscontrato da tutti i presenti. Rovis ha anche riaffermato il primato dell’identità culturale all’interno del mondo degli esuli, che «giustifica un senso di fratellanza e di collaborazione tra tutte le sue diverse comunità».
Il concetto, secondo Lorenzo Rovis, è stato riaffermato anche ricordando che il Consiglio si è riunito nella sala intitolata a Padre Bonifacio, recentemente dichiarato beato, che è stato definito «simbolo d’eccellenza morale per tutta la Diaspora».
Dopo la relazione sulle attività svolte durante il suo mandato dal presidente uscente Renzo Codarin, incentrata sull’importanza del lavoro condotto finora dalla Federazione, e in particolare per quanto concerne l’istituzione del Giorno del ricordo, si è proceduto all’approvazione del bilancio consuntivo 2007 e del preventivo 2008.
L’assemblea ha inoltre approvato le modifiche allo Statuto che sanciscono la definitiva entrata dell’Associazione delle Comunità istriane nella Federazione, che in tal modo confermano l’ampia rappresentatività della Federazione stessa nel mondo dell’esilio giuliano dalmata.
