Con una cerimonia, sottolineata dalle note della Fanfara dei Bersaglieri in congedo, si è tenuta questa mattina l’intitolazione del piazzale della stazione ferroviaria ai “Martiri delle Foibe”. Presenti il vice sindaco Giorgio Salvitti, l’assessore alla Cultura Graziana Mazzoli, il deputato di Collegio Silvano Moffa, il parroco di Santa Barbara Mons. Luciano Lepore, rappresentanti del Consiglio comunale, delle associazioni di volontariato, dell’Archivio Museo Storico di Fiume e alcune classi delle scuole elementari e medie, gli intervenuti hanno ricordato la tragedia delle Foibe e le migliaia di italiani vittime di un progetto di pulizia etnica, portato avanti dalla dittatura instauratasi in Yugoslavia durante la Seconda guerra mondiale.
Dei tanti italiani costretti a lasciare le loro case in Istria, Dalmazia e Fiume per trovare rifugio in Italia, ha parlato il segretario generale della Società di Studi Fiumani Marino Micich, il quale ha ringraziato l’amministrazione comunale per essere stata una delle prime, diversi anni fa, a porre l’accento su una realtà storica spesso ignorata e perciò poco nota, realizzando ogni anno, in occasione della “Giornata del ricordo”, un convegno sul tema.
Gli assessori Mazzoli e Salvitti prima di dare corso allo scoprimento della targa hanno voluto sottolineare l’importanza di ricordare e condannare gli orrori perpetrati nel passato contro l’umanità, per diffondere, al contempo, soprattutto nelle giovani generazioni, la cultura del confronto, della ricerca della verità storica e quindi l’abitudine ad una obiettiva capacità di giudizio. Monsignor Luciano Lepore, infine, dedicando parole di ricordo e di vicinanza a tutte le vittime di quella immane tragedia, ha voluto leggere la preghiera dell’esule, dedicata a tutti i deportati italiani che hanno dovuto ricominciare da capo, affrontando innumerevoli difficoltà, in altre zone della nazione.