Il Collio italiano e sloveno uniti come Patrimonio mondiale dell’Unesco entro il 2020. Questo l’obiettivo dichiarato del gruppo di lavoro comprendente i vari Comuni del territorio al di qua ed al di là del confine candidatosi ad entrare nella ristretta cerchia delle aree ad interesse culturale e paesaggistico meritevoli di questo titolo. Il progetto sarà presentato ufficialmente il prossimo 18 aprile nel corso della tre-giorni dell’assemblea nazionale dei Club Unesco in programma proprio sul nostro territorio, a Gorizia: sede scelta non a caso, visto il concomitante centenario della Grande guerra. “Riflessioni sul valore della pace” sarà il sottotitolo dell’iniziativa: e quale miglior auspicio in questo senso se non una candidatura transfrontaliera come quella del Collio italiano e sloveno. A spiegare peculiarità e obiettivi saranno in quell’occasione i due sindaci delegati dalle due territorialità coinvolte: il sindaco di Brda Franc Muzic per la parte slovena e quello di Cormons Luciano Patat per quella italiana.
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