I raduni degli esuli sono sempre stati una festa, determinata dal desiderio dell’incontro, della vivacità delle genti istriano-fiumano-dalmate, i tanti progetti da realizzare, i programmi e le battaglie da affrontare, anche quella di coinvolgere le seconde e terze generazioni, forse la sfida più difficile. Consapevolezza quest’ultima che ha reso gioioso l’inizio del 62° incontro dei Dalmati riuniti per la decima volta a Senigallia nello scorso fine settimana, perché a “tagliare” il nastro della manifestazione è stata una bambina di soli nove mesi, figlia e nipote dei Matulich, il cui nome è “Zara”.
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