(ASCA) – Firenze, 10 feb – ''Alla giusta finalita' di preservare la memoria si accompagnano i timori per il suo possibile uso politico – ha detto l'assessore alla cultura Paolo Cocchi, intervenendo alla seduta solenne in rappresentanza della Giunta -. La memoria infatti e' sempre una nostra elaborazione. E' proprio per questo che ad appuntamenti come quello di oggi dobbiamo guardare con la massima onesta' intellettuale, lasciando stare ogni propaganda. E' necessario in primo luogo – ha continuato – sottrarsi al rischio di facili equiparazioni e di semplificazioni. Cio' che chiedono le vittime e' il rispetto per la loro, specifica, identita'; e la complessita' delle foibe, una vicenda per lungo tempo pervicacemente e ostinatamente oscurata, invita a non semplificare. Di fronte alla complessita' e all'oscuramento – ha concluso Cocchi – occorre viceversa offrire strumenti di approfondimento, soprattutto nelle scuole, ed e' questo che la Regione Toscana sta facendo da anni, con pubblicazioni, seminari, corsi rivolti agli insegnanti. Riconfermiamo l'impegno della Regione a lavorare con costanza su questi temi, per costruire nei giovani un sentimento di amore e rispetto per la liberta', la pace, la tolleranza''.
Alla seduta solenne sono intervenuti anche Miriam Andreatini, esule istriana, dirigente dell'Anvgd, Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, e lo storico Luigi Lotti.