L’Amministrazione comunale di Bitonto celebra il Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime delle Foibe.
Lo fa con un convegno ed una mostra fotografica ospitati a Palazzo di Città domani, 23 febbraio 2011 alle ore 18.
Il programma della giornata si apre con l’esecuzione dell’inno di Mameli, gli onori alla bandiera italiana e alle bandiere e ai labari presenti, il picchetto d’onore della Polizia locale e l’esecuzione del silenzio in memoria delle vittime delle Foibe.
Il convegno dedicato a storia, memoria e valori nel ricordo del genocidio delle foibe e dell'esodo degli italiani d'Istria, di Fiume e della Dalmazia, sarà animato dal Sindaco di Bitonto, Raffaele Valla, dal Vicesindaco, Domenico Damascelli, dall’Assessore alla cultura, Elisabetta Tonon, dal Presidente della delegazione della provincia BAT dell’ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) ed esule istriano, Giuseppe Dicuonzo. Il dibattito sarà moderato dal giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, Leonardo Petrocelli.
Al termine degli interventi è prevista la proiezione del cortometraggio “L'altra storia” di Aldo Rapè e Nicola Vero e la lettura di alcuni passi suggestivi del libro “Le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell'Istria” di Gianni Oliva.
La mostra fotografica, poi, propone al pubblico alcuni scatti che raffigurano l’Istria dalla preistoria al Trattato di Osimo.
“È doveroso – afferma il Sindaco di Bitonto, Raffaele Valla – che il colpevole silenzio, frutto di calcoli politici delittuosi, che ha avvolto questo dramma immane venga combattuto con la memoria, unico, efficace cemento della nostra identità”.
“Il tragico esodo – aggiunge il Vicesindaco, Domenico Damascelli – dei profughi d’Istria, Dalmazia e Fiume e la morte crudele di migliaia di uomini inabissati nelle Foibe senza distinzioni di sesso, di età, di religione e di appartenenza politica, ma soltanto perché considerati “etnodiversi” e “colpevoli” di essere di nazionalità italiana, rappresentano una ferita ancora aperta nella storia del nostro Paese. È importante ricordare coloro che hanno offerto la vita sull’altare della nostra patria, affinché il loro sacrificio sia di monito e di esempio per le generazioni future”.
(da puglialive.net)