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Corriere della Sera – 011107 – Istria, Fiume, Dalmazia e il dubbio del burocrate

Istria, Fiume e il dubbio del burocrate

(lettere a Severgnini)

Caro Beppe,
so che tra gli Italians vi sono molti esuli e figli di esuli delle terre
d'Istria, Fiume e Dalmazia. Con molto dispiacere vorrei informarli
dell'ennesima ingiustizia a cui siamo stati sottoposti: il 30 di ottobre
scorso le Poste Italiane avrebbero dovuto rilasciare un francobollo
commemorativo dedicato a "Fiume – terra orientale già italiana", scrivo
avrebbero dovuto in quanto il rilascio è stato bloccato a pochi minuti dalla
cerimonia di presentazione… Cosa è successo? Pare che vi sia stato un
intervento da Palazzo Chigi, dal quale è arrivato un contrordine! Le prime
informazioni dicono che quel "già italiana" di Fiume abbia sconvolto qualche
burocrate e, più tardi, la comunicazione della Farnesina è stata la
seguente: "Il Ministero degli Esteri ha segnalato l'opportunità di valutare
ulteriormente il momento migliore per dar corso all'emissione". E quale
sarebbe il momento migliore?
Cari esuli, credo che stiano aspettando che tutti noi si passi a miglior
vita… per poter così cancellare definitivamente 400 anni di storia
veneziana e italiana, lasciandoci nel limbo in cui ci hanno cacciato 60 anni
fa! So di scrivere una frase pesante, ma mi piacerebbe sapere cosa avrebbero
pensato di noi i nostri politici se ci fossimo comportati come i
palestinesi, o gli irlandesi, o quelli dell'Eta! Se i nostri padri avessero
imbracciato le armi, e i loro figli fossero diventati terroristi avremmo
oggi il nostro bel francobollo commemorativo? Sono leggermente arrabbiato,
scusate… Salute a tutti.

Alberto Martini , amartini@fag.it

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