TORONTO – Dopo un ampio giro nazionale che l'ha vista aprire i battenti al Columbus Centre di Toronto per andare poi a Ottawa, Vancouver, e London (Ontario), dove fu rimontata alla presenza delle più alte rappresentanze italiane dei rispettivi luoghi, la mostra "Con le nostre radici nel nuovo millennio" ritornerà a Toronto da oggi fino al 27 maggio nell'ambito di "Open Doors UoT", le giornate di "porte aperte" che si tengono già da alcuni anni presso l'Università di Toronto.
L'anno scorso più di 200.000 persone visitarono l'università per questa celebrazione del lavoro dell'ate-neo torontino e presentazione dell'ateneo alla città. Quest'anno si prevedono altret-tanti (se non più) visitatori. E la mostra sul nostro esodo e sulla nostra immigrazione giuliano-dalmata in Canada ne farà parte.
La mostra sarà allestita nell'ampia e modernissima Kruger Hall di Woodsworth College (119 St. George St.). Il salone è accessibilissimo a tutti non solo perché è ubicato sulla strada principale dell'università, ma anche perché vicinissimo alla St. George Subway Station, uno dei due nodi centrali del sistema metropolitano di Toronto. Sarà quindi facilissimo raggiungere la mostra sia con mezzi privati che pubblici (c'è un parcheggio sotterraneo aperto al pubblico proprio accanto Kruger Hall).
Strano a dirsi, questa volta la mostra non è stata organiz-zata da un gruppo giuliano-dalmata o da un club o ente italocanadese, bensì dalla History Students Association dell'Università di Toronto in stretta collaborazione con i dirigenti di Woodsworth College e in cooperazione con gli studenti del programma di Diaspora Studies.
Gli organizzatori e gli sponsor della mostra sono quasi tutti non italiani, indice questo che la nostra storia di esuli ed immigranti ha colto l'interesse di un pubblico molto più vasto e molto più etnicamente diverso, un pubblico che non ha radici giulia-no-dalmate, tanto meno italiche. Le due organizzatrici principali sono le signore Priscilla McAuliffe (di origine irlandese) e Elizabeth Puli-ckeel (di origine indiana), entrambe studentesse di storia presso l'Università di Toronto, ed entrambe iscritte anche al programma di studi rinasci-mentali (dove ho avuto occasione di conoscerle in quanto mie studentesse e poi incoraggiarle in questo progetto).
Il Woodsworth College dell'Università di Toronto è il luogo adatto per questa mostra. Questo è il collegio responsabile, tra l'altro, dei programmi estivi ed esteri dell'ateneo torontino.
Già da molti anni, quindi, Woodsworth College orga-nizza e dirige il programma estivo a Siena, il quale non solo è il più longevo dei programmi all'estero di questo ateneo (quelli in Inghilterra, Francia, Germania, Repub-blica Ceca, Messico e Cina sono molto più recenti), ma anche, con più di 200 studenti all'anno, il programma più frequentato.
Ogni anno ad agosto nella bella città del Palio Woodsworth College organizza per l'Università di Toronto ben sei corsi di lingua e cultura italiana, storia dell'arte, storia, ed economia, tutti diretti da docenti torontini e seguiti da studenti canadesi.
La nostra mostra sarà inaugurata oggi con un magnifico ricevimento a cui parteciperanno vari esponenti del mon-do accademico torontino e della comunità italiana in Canada, tra i quali anche la presidente della Associazione Canadese di Studi d'Italianistica, prof. Olga Pugliese, che ha incoraggiato e sostenuto l'iniziativa fin dall'inizio. Si prevede, inoltre, la partecipazione di vari dirigenti delle nostre associazioni in Canada, come anche di rappresentanti della Repubblica Italiana. E, chiaramente, ci sarà anche un vasto pubblico proveniente non solo dalla comunità giuliano-dalmata in Canada, ma anche da quella italiana e canadese. Insomma, sarà una festa che accoglierà tutti a braccia aperte, così come fece il Canada quando noi arrivammo in questo grande Paese.
Oltre al sostegno e ai finanziamenti per la mostra ricevuti da Woodsworth College, dalla History Students Association e dalla Diaspora Studies Students Association, un generosissimo aiuto economico è stato ricevuto dal ministero per gli Affari Culturali dell'Ontario e un'altro dall'Associazione Giuliani nel Mondo (Trieste). Il tutto è stato sostenuto a vari livelli dalla Federazione Giuliano Dalmata Canadese, che ho l'onore di presiedere.