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Cristicchi ci e si racconta all’Anvgd Milano

Martedì 31 Maggio alle ore 18:00, in diretta sulla pagina Facebook ANVGD di Milano. Per far conoscere e tramandare la storia della Venezia Giulia, si terrà una nuova conferenza durante la quale, il professor DAVIDE ROSSI e la vicepresidente del comitato provinciale di Milano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ANNAMARIA CRASTI ci parleranno di:

SIMONE CRISTICCHI: CI e SI RACCONTA

Verrà, infatti, presentata un’intervista che il cantautore romano ha rilasciato al prof. Rossi.

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Simone Cristicchi nasce il 5 febbraio 1977 a Roma, secondo di tre figli. Appassionato di fumetti, rifiuta a sedici anni un contratto della Comic Art come disegnatore di “Tiramolla”, intenzionato a proseguire gli studi al liceo classico.

Iscrittosi all’Università di Roma Tre a Storia dell’Arte, presta servizio in qualità di obiettore di coscienza, prima di fare volontariato in un centro di igiene mentale.

Il suo esordio nel mondo della musica risale a quegli anni: dopo essersi esibito nei locali “The place” e “Il locale”, vince nel 1998 il Concorso Nazionale Cantautori, con “L’uomo dei bottoni” che gli vale il Premio Siae per la miglior canzone.

Grazie al manager Francesco Migliacci ha l’opportunità di aprire i concerti di Niccolò Fabi e Max Gazzè e di firmare un contratto con “Carosello Records”, etichetta discografica con cui pubblica “Elettroshock”, il suo primo singolo.

Per la stessa etichetta pubblica nel 2002 “Maria che cammina sull’autostrada”, mentre con il brano “Leggere attentamente le istruzioni” partecipa alla trasmissione “Destinazione Sanremo”, venendo però eliminato.

Prova a ripresentarsi sul palco dell’Ariston l’anno successivo con la canzone “Studentessa universitaria”, che però viene scartata dal direttore artistico Tony Renis.

Vincitore del “Cilindro d’argento” al Festival “Una casa per Rino” di Crotone, dedicato a Rino Gaetano, arriva al successo di pubblico nel 2005 con “Vorrei cantare come Biagio”, brano tormentone in cui Simone dichiara di voler assomigliare a Biagio Antonacci (denunciando le difficoltà di un artista nel mantenere la propria individualità nella ricerca del successo). Il singolo anticipa l’album “Fabbricante di canzoni”, il sui secondo singolo sarà proprio “Studentessa universitaria”, che si aggiudicherà il Musicultura Festival e la Targa della Critica.

Cristicchi approda a Sanremo nel 2006 con “Che bella gente”, che gli permette di ottenere la seconda posizione nella sezione “Giovani”. Il singolo “Ombrelloni”, uscito in estate, viene boicottato invece dalle radio a causa del suo linguaggio ritenuto troppo volgare.

Il riscatto per il cantautore romano non tarda ad arrivare: nel 2007 vince il Festival di Sanremo con “Ti regalerò una rosa”, il cui testo è ispirato ai mesi passati come volontario tra i malati di mente. Il brano vince, tra l’altro, il Premio della Sala Stampa Radio-Tv e il premio della critica intitolato a Mia Martini.

Nel 2013, il cantautore Simone Cristicchi porta in scena a teatro Magazzino 18 la storia dell’esodo e delle foibe, una pagina dolorosa della storia d’Italia. Magazzino 18 prende il titolo da un luogo nel Porto Vecchio di Trieste dove nel 1947 gli esuli dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia lasciavano le loro povere proprietà, per affrontare il viaggio che li avrebbe resi cittadini italiani. Da un armadio possono uscire ricordi, da una sedia, un ritratto, un libro, delle specchiere, delle cassapanche, attrezzi da lavoro: può animarsi un mondo intero di personaggi, vite che si sono incrociate e che dopo anni di silenzio si raccontano. Eppure sono italiani, eppure fanno parte della nostra storia, ma la storia li ha taciuti, come fantasmi, come presenze controverse. Sono gli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, che dopo il 1947 hanno deciso di abbandonare i propri beni e di imbarcarsi per l’Italia per rimanere Italiani. In Jugoslavia sarebbero stati estranei, in Italia invece diventarono cittadini affamati e diffidati. Cristicchi, nei panni di un ignorante archivista romano che il Ministero degli Interni manda a recuperare la catasta di oggetti abbandonati oltre il confine, ne evoca le immagini e ne canta le storie. Una storia vicina che si lascia conoscere e che fa parte di noi.

Lo spettacolo ebbe un successo al di là di ogni aspettativa (innumerevoli repliche, oltre 100mila spettatori) ed era incentrato in un viaggio della memoria del dramma degli esuli istriani, le foibe, le sofferenze e i drammi dei nostri connazionali in fuga. Il musical di Cristicchi è costato all’artista l’accusa di fascista, con tanto odio riversato su uomo che ha l’unica colpa di voler ricordare il passato e imparare da esso; una delle repliche di Magazzino 18 è stata anche oggetto di contestazione da parte dell’estrema sinistra.

Ma è stato capito il messaggio del cantautore romano? Artista impegnato, che non si cela certo dietro il politicamente corretto, Cristicchi racconta con il musical il dramma di molti italiani costretti ad abbandonare la propria terra dopo la sconfitta dell’Italia nel secondo conflitto mondiale.

“Ma le giovani generazioni devono conoscere la storia di questi sradicamenti e del silenzio che li rese possibili. A me interessa la memoria, non di rinfocolare le polemiche”, conclude il cantautore.

Tra i tanti premi che hanno caratterizzato la sua lunga carriera di artista impegnato ci preme sottolinearne alcuni: TRE MONETE ISTRIA, DALMAZIA FIUME, donategli a Trieste dall’IRCI, per aver contribuito a divulgare la loro storia dimenticata: la storia degli esuli. Sono tre monete con la riproduzione dei simboli dell’Istria, Dalmazia e Fiume, e il PREMIO TOMIZZA 2015 che viene assegnato ad una personalità che nel tempo si sia distinta nell’affermazione concreta degli ideali di mutua comprensione e di pacifica convivenza tra le genti delle nostre terre. La motivazione: “Per la sua importante attività di divulgazione dei fatti drammatici che hanno profondamente segnato le nostre terre nel secolo appena concluso. Un’opera come “Magazzino 18” in particolare, riesce con raro equilibrio a raccontare l’epopea in balia di contrapposizioni etnico ideologiche, su cui per troppi anni è sceso colpevole il silenzio.

La videoconferenza sarà successivamente sul canale YouTube ANVGD Comitato di Milano.

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