Continua a soffiare un vento nuovo e positivo su Laura Antonelli (nata a Pola ndr). E dopo anni di bugie ed attacchi proditori, finalmente la verità inizia ad emergere e dell’attrice si parla in modo rinnovato e bello. E la notizia degli ultimi giorni è che Simone Cristicchi, il noto cantautore vincitore del Festival di Sanremo 2007 con il brano Ti regalerò una rosa, ha deciso di dedicare un testo del suo nuovo album proprio a Laura Antonelli. La canzone intitolata “Laura” fa parte del long playing “Album di famiglia” e contiene anche “Mi manchi” e “La prima volta che sono morto”, i due brani che Cristicchi ha portato al festival di Sanremo alla sua quarta presenza.
Una scelta bella quella dell’artista romano che ha dichiarato come “Laura Antonelli sia una parte importante del cinema italiano. Una donna che ha saputo coniugare bellezza e talento e che non meritava di essere così massacrata a livello mediatico per problemi personali. La sua vicenda mi ha toccato molto. Una donna, peraltro scagionata da una sentenza che le ha levato di dosso le accuse, che ha patito mille sofferenze per colpa della morale comune che ci mette un secondo a metterti in croce. Per anni ha vissuto in una villa di Cerveteri, oggi in svendita, che ho visitato poiché si trova accanto a un sito archeologico. Chi mi accompagnava mi ha raccontato la storia di Laura e di lì a poco ho buttato giù il testo: “Ora i muri della villa/sono targhe alla memoria/ora che scorrono i titoli di coda/cammini libera e ti perdi fra la gente”. Lei ha apprezzato ma, in linea con la sua filosofia di vita, non mi ha voluto incontrare”.
Parole interessanti che noi de L’Ortica, che da anni portiamo avanti una battaglia di giustizia per rivalutare come merita l’attrice che ora vive a Ladispoli, sentiamo come profondamente nostra. E la stessa Laura Antonelli ha scelto proprio le pagine del nostro settimanale per ringraziare Cristicchi.
“Sono rimasta sorpresa dalla notizia – dice Laura Antonelli – non mi aspettavo che un cantante così famoso e soprattutto noto per la sua sensibilità artistica scegliesse di dedicarmi una canzone. Auguro a Simone le migliori fortune professionali e soprattutto come uomo. L’umanità e la positività vincono sempre. So che ha compreso perché ho preferito non incorntrarlo”.
E che Cristicchi sia una persona che ama utilizzare la musica per raccontare storie di uomini, esistenti o inventati, oppure la miseria e la fortuna degli esseri umani, sottolineando fragilità e grandezze delle persone, è storia nota. Ma chi è Simone Cristicchi oggi?
“Un uomo di 36 anni che si sente ancora un bambino. I miei figli mi aiutano ad avere cura del bimbo che mi porto dentro. E poi sono una persona continuamente alla ricerca di storie, mi definisco un ricercautore. Cosa c’è di più meraviglioso che raccogliere ciò che di bello il mondo può offrirti e trasformarlo in poesia?”.
(fonte www.orticaweb.it)
L’attrice polesana Laura Antonelli