ABBAZIA Vacanze sicure. Ad Abbazia, nella Conferenza dei capi delle polizie di dieci Paesi (Austria, Repubblica ceca, Francia, Germania, Ungheria, Slovacchia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Slovenia e Croazia) sono stati firmati i memorandum di collaborazioni, che vedranno poliziotti stranieri lavorare in Croazia, a tutela dei loro connazionali sistemati in un qualche impianto ricettivo lungo la costa istro, quarnerino e dalmata.
È un’ iniziativa ormai tradizionale, puntualmente apprezzata e che si terrà per il quinto anno consecutivo. Nella Perla del Quarnero, presenti anche esponenti del Segretariato generale dell’Interpol, è stato deciso che siano una cinquantina gli agenti di polizia a operare in Croazia nel corso dei mesi di luglio e agosto. Il maggior numero di tutori dell’ordine, 16, giungeranno dalla Cechia, per essere sistemati nelle contee di Spalato e Sebenico. Dieci gli agenti austriaci che saranno a disposizione dei loro connazionali in Istria, dove è tradizionalmente accentuata la presenza di villeggianti provenienti dal Paese alpino. Ai colleghi austriaci, si aggiungeranno in Istria altrettanti poliziotti tedeschi. Gli agenti slovacchi saranno otto, tutti sistemati nella regione di Spalato e in quella del Quarnero e Gorski kotar. Confermato che gli otto poliziotti ungheresi agiranno nella contea di Zara, dove saranno presenti effettivi polacchi. Quattro invece gli agenti francesi, inviati a Ragusa (Dubrovnik) e dintorni, mentre un gruppo di agenti della Baviera si porterà nella citata contea di Fiume.
Ad Abbazia è stato ribadito che i poliziotti d’oltreconfine saranno in servizio assieme ai colleghi croati, ma non potranno avere armi d’ordinanza, né agire direttamente contro eventuali malviventi. Il loro compito sarà quello di fornire informazioni ai connazionali, illustrando quelli che sono i passi salienti di quelle leggi che potrebbero interessare i turisti. Oltre agli agenti, in Croazia arriveranno anche nove funzionari dell’Interpol, che in luglio e agosto lavoreranno a Ragusa. «L’anno scorso abbiamo avuto 11 milioni di presenze turistiche nel Paese – così Ivo Mujo, sottosegretario al ministero del Turismo – si è trattato di ospiti che hanno scelto la Croazia perché qui, oltre ad apprezzare le bellezze ambientali, le strutture e servizi, si sentono sicuri. È una sensazione che va garantita e per la quale la nostra polizia si impegnerà a fondo, aiutata anche dalla cinquantina di poliziotti stranieri che soggiorneranno nelle aree a maggior richiamo turistico».
Andrea Marsanich